L'ex direttore sportivo della Fiorentina Pantaleo Corvino è stato intervistato da La Stampa per parlare soprattutto di Vlahovic, in vista del suo ritorno da ex domani al Franchi. Il dirigente (oggi al Lecce) ripete alcuni aneddoti ormai arcinoti del modo in cui scoprì l'attaccante giovanissimo in Serbia ("la mamma, sorridendo, mi invitò a stare tranquillo: "Direttore, le sto dando il nuovo Batistuta". Io risposi con un altro sorriso: "Mi accontenerei del nuovo Toni"»). E poi parla dell'attualità:
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Corvino su Vlahovic: “Firenze ama. Meglio i fischi che l’indifferenza”
Parla il ds che portò Vlahovic a Firenze: "Fame e umiltà fuori dal comune, può raggiungere i livelli di Cristiano Ronaldo"
"Il ritorno al Franchi? I tifosi vivono di sentimenti, Firenze è una città che ama e questo è l'altro volto. Meglio i fischi dell'indifferenza. Vlahovic nuovo Ronaldo? Per il momento hanno lo stesso numero di maglia: le caratteristiche sono diverse e Ronaldo ha toccato vette altissime. Dusan, però, può raggiungerle a sua volta: ha il talento, ma anche il carattere, è un ragazzo responsabile e disposto al sacrificio. Tra i suoi punti di forza, oltre alla voglia di crescere e alla fame di vincere, c'è l'umiltà. Capita che alcuni giovani in orbita prima squadra, specie se già contrattualizzati con un buon ingaggio, storcano il naso se dirottati in Primavera. Quando chiesi a lui, dopo aver parlato naturalmente con Pioli, di dare una mano nella finale di Coppa Italia con il Torino, mi rispose con entusiasmo: "Non solo gioco, direttore: faccio gol". Dusan è un attaccante completo, ma ha solo 22 anni: gli manca ancora un pizzico di esperienza internazionale che acquisirà giocando. Sono certo che con un vincente come Allegri concluderà il suo percorso di crescita".
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