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Corriere dello Sport
Tra la Fiorentina e Arthur sia stato un rapporto ottimo non c’è margine di dubbio. Verbo al passato, perché la stagione è ormai arrivata in fondo e perché - cosa nota - a giugno scade il prestito oneroso dalla Juventus (due milioni+due di bonus raggiunti), che tra l’altro si è accollata tutto l’ingaggio fino al 2026 da 6,5 milioni lordi (4,5 netti) del calciatore sudamericano dopo averlo girato al club viola. Condizione questa da sommare ai 20 milioni (pagabili in tre esercizi) che servono per riscattare Arthur, spinta a farlo la Fiorentina dalla continuità atletica (45 presenze complessive, così suddivise: 31 in Serie A, 10 in Conference League, 3 in Coppa Italia, 1 in Supercoppa), grazie anche a un gestione fatta da Italiano e dal suo staff con il bilancino del farmacista per salvaguardare un gioiello puro ma fragile (per ritrovare Arthur a questi livelli bisogna risalire al suo primo anno di Barcellona nel 2018-19 con 44 presenze complessive) e alla fine anche di rendimento: forse senza picchi, però raramente sotto la linea della sufficienza. Tanto che uno si fa una domanda e prova a darsi una risposta e non perché lunedì sera c’era Marzullo spettatore al Franchi: proprio da escludere il riscatto da parte della Fiorentina? A queste condizioni sì. Per questo Arthur tornerà alla Juventus. Ma non è detta l’ultima parola. «Io a Firenze sto bene». Significa molto in una trattativa. Lo riporta il Corriere dello Sport.
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