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Coppa Italia, oltre 20.000 i biglietti viola venduti: la situazione trasporti

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Oltre 20.000 i biglietti per i tifosi viola già venduti per la finale di Coppa Italia, ma quanti problemi per i trasporti...
Redazione VN

«Una pila di macchine lunga tra i 15 e i 20 chilometri, quasi come andare in autostrada da Peretola a Prato». È così che Filippo Pucci, presidente del Centro di coordinamento dei Viola Club, immagina il viaggio verso Roma del 24 maggio, giorno della finale di Coppa Italia contro l’Inter. Il nuovo problema della trasferta (dopo le difficoltà nell’acquisto dei biglietti online) è la carenza di pullman e treni charter, che produrrà una vera e propria invasione di auto nella capitale oltre che scoraggiare qualcuno a ridosso della vendita libera dei biglietti.

«Se davvero — chiarisce Pucci — arrivassimo a 23 mila tifosi, e sarebbe un successo, è già tanto se troveremo posti in autobus per 4 mila. Significa che 19 mila dovrebbero andare per conto loro. Sarebbe una follia, per i parcheggi e per il viaggio considerando che è un giorno infrasettimanale e la presenza dei tir. Per la finale di 9 anni fa la nostra associazione aveva organizzato 186 pullman, non solo da Firenze, ad oggi siamo a 45 con la speranza di poter arrivare a 65, ma non credo. Siamo stati presi d’assalto perché molti si ricordavano la partenza dal piazzale della Maratona con 63 mezzi, stavolta sono 10».

Nemmeno i treni disponibili

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Il Centro si è anche attivato per chiedere a Trenitalia treni charter, «ma ci siamo rimbalzati» fa sapere Pucci. «Lo sponsor della Coppa Italia è Frecciarossa ma a Trenitalia manca un locomotore» ironizzano invece dall’associazione «Solo Viola», che riunisce una ventina di club. Più che l’ironia, prevale la rabbia per le «500 persone rimaste a piedi». Il 4 maggio avevano chiesto a Trenitalia la possibilità di avere un treno charter per la finale, chiedendo un preventivo sia per un Frecciarossa che per un Intercity, la soluzione scelta e che sarebbe costata circa 75 euro a persona. «Alle 7.41 del 10 maggio — fanno sapere — abbiamo ricevuto una mail, non firmata, con scritto che “Come anticipato telefonicamente, non abbiamo disponibilità di materiale per effettuare il trasporto richiesto”». Inoltre, «il giorno prima sembra che Trenitalia abbia chiesto informalmente referenze sulla nostra associazione».

Al telefono l’azienda ha chiarito che a mancare sarebbe stato un locomotore. «L’ipotesi piaceva anche alla Questura, che avrebbe gestito meglio 500 persone tutte insieme anziché altre macchine, e ci avevano messo a disposizione delle navette dalla stazione all’Olimpico» aggiunge il presidente Antonio Bucciarelli. Al Corriere Fiorentino , Trenitalia ha spiegato che quella di inviare prima il preventivo e solo dopo l’accettazione provare a organizzare il viaggio è una prassi dovuta alla complessità dell’operazione. E che l’azienda ha un numero limitato di treni charter, tutti terminati per il giorno in questione visto l’alto numero di gite, tra scuole e collettivi. Stesso motivo per i pullman, per i quali mancherebbero pure gli autisti.

Intanto il Comune sta organizzando vari maxischermi per chi resterà in città, in luoghi che siano già attrezzati. Difficile che venga messo al Franchi: dipenderà dalla Fiorentina, ma l’ipotesi non è sul tavolo.

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