Sulle colonne de La Gazzetta dello Sportin edicola stamani, troviamo una bella intervista al tifoso Viola VIP Carlo Conti. Una Fiorentina che, nonostante i tanti impegni, rappresenta per lui un amore indissolubile. E che dimostra spendendo subito belle parole per Pioli, capace, a Firenze, di gestire alla grande uno dei momenti più tristi della storia Viola. Quella di oggi, invece, è una Fiorentina che divide l'opinione dei tifosi: "Ci dividiamo sempre su tutto, dai tempi di Guelfi e Ghibellini... Non si può la settimana prima osannare e quella dopo distruggere, io sono per una via di mezzo". Da questo inizio di stagione, però, era lecito attendersi di più, spiega Conti, ma due fattori hanno giocato un ruolo chiave: "Le tante assenze di titolari per infortunio, da Milenkovic a Gonzalez, e il doppio impegno settimanale tra campionato e Conference League. Forse è una squadra che ancora non la maturità e una rosa tali da giocare bene una partita ogni tre giorni".
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Conti: “Forse ACF non ha la maturità per i 3 impegni. Bati? Decide il club”
I singoli, lo Scudetto e Batistuta
Qualche parola anche su Vincenzo Italiano, uno che per il conduttore ha fatto un capolavoro l'anno scorso, e per questo è inconcepibile pensare che non sia più bravo. Per fare il primo bilancio, ci sarà da attendere la partenza per il Mondiale. Sia sul collettivo che sui singoli come Jovic e Cabral. Su chi possa vincere il campionato, però, Conti non si sbilancia più di tanto ma si tiene qualche riserva su Atalanta e Udinese, che si muovono in piazze meno difficili di Firenze, Napoli o Roma. Inevitabile, poi, la domanda su Batistuta, che in questi giorni ha lanciato la sua candidatura per entrare in dirigenza. "Bati è una bandiera della Fiorentina ed è meraviglioso come la maglia e la città gli siano rimaste appiccicate addosso: è un amore reciproco. Ed è anche bello che lui sia disponibile ad aiutare il team. Soltanto la società può però sapere se, come, quando e in quale ruolo può essere necessario il suo innesto".
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