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Gianluca Comotto, ex difensore viola e ospite all'evento di questa sera "Grazie Cesare! Cesare Prandelli e i ragazzi della Champions”, è intervenuto ai microfoni de' Il Tirreno: "Questa finale è a misura della Fiorentina, molto di più rispetto alla finale con l'Inter. Non è sbagliato pensare che possa essere una sfida da incanalare subito nella giusta direzione. Mi auguro che possa essere la notte giusta per costruire un capolavoro. Liverpool? Fu qualcosa di straordinario. Saremmo potuti arrivar anche in semifinale. Ce lo hanno impedito solo delle “decisioni forti”, i fatti di Monaco. Fecero in modo che i tedeschi potessero andare avanti a dispetto nostro. Il fuorigioco di Klose si vedeva anche ad occhio nudo ma nessuno disse nulla. Prandelli? E' Diverso, lasciava libertà. Dovevamo essere tutti campioni nella testa: se capiva che qualche meccanismo non andava bene, per fartelo capire non ti faceva giocare. Lui è passato dall'esser un allenatore di campo a un "gestore" di campioni. Rimpianti? Il rimpianto della Champions sanguina sempre. Ma un altro rimpianto è quello di non aver lasciato un trofeo"