La strada resta comunque in salita: un po’ perché per rompere i vincoli del Pnc, appendice del Pnrr, occorre una manovra sull’asse governo- Bruxelles tutt’altro che semplice, un po’ perché anche da un punto di vista strettamente procedurale il progetto del gruppo Arup era costruito e pensato senza partite, con uno stadio cantiere da utilizzare per lo svolgimento più veloce dei lavori. In sintesi, far giocare le partite significherebbe spostare il cantiere all’esterno del Franchi, rimodulando il progetto originario, senza contare il tema dell’agibilità che dovrebbe essere data per ogni partita non garantendo una capienza fissa certa.
Intanto la ditta vincitrice, il raggruppamento temporaneo di imprese, costituito dalla capogruppo Cobar spa di Bari e Sac spa di Roma, si prepara a ricevere entro la prossima settimana l’incarico ufficiale, in modo da far partire a gennaio 2024 l’inizio dei lavori. E poi c’è il capitolo dei 55 milioni mancanti. La Fiorentina è pronta a finanziare il resto del progetto a patto che il comune si faccia carico delle rifiniture, definite essenziali da Commisso ma non previste nel bando:
"Metteremo i 55 milioni solo se il comune si occuperà di trovare i fondi per gli altri 50 milioni destinati alle rifiniture come le aree vip e lounge", ha detto Barone nel brindisi di Natale di lunedì.
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