Ti da noia essere giudicato il pupillo di Palladino?
—"Non mi pesa, anzi è un motivo per dare il 110% per lui e la Fiorentina. Il mister vive per questo, ha una fame incredibile, vuole allenare e vincere. Mi ha trasformato a Monza. Facevo la mezzala, Palladino mi ha portato più vicino alla porta, mi lascia libero di tentare la giocata e mi aiuta in difesa, perché prima di tutto non dobbiamo prendere gol. Quando ha saputo di venire a Firenze, mi ha chiesto se mi facesse piacere... Gli ho detto "Mister, ha carta bianca". Non smetterò mai di ringraziarlo".
Sentivi la necessità di cambiare dopo Monza?
—"Monza è casa tuttora. Ho abitato lì. Quattro anni stupendi. Ma era giusto fare il salto in più, trovare uno stimolo diverso, poter giocare le coppe. E' il passo giusto".
Ancora deve arrivar l'esordio europeo...
—"Non vedo l'ora di esordire in una partita europea. Ma capisco la situazione: in rosa siamo 25 giocatori, tutti forti...".
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