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CdS: “Bruges il perfetto antagonista della Fiorentina”

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Gioventù, velocità e rapidità. In cosa eccelle il calcio del Bruges e come può dare fastidio alla Fiorentina?
Redazione VN

Tabellone alla mano, la finale di Atene è sembrata pù che scontata da gran parte dell'opinione pubblica, ma avversari come il Bruges non sono da sottovalutare. Nella partita contro il Paok (finita 2-0 con doppietta dell'ex Barcellona, Jutglà), il Bruges, allenato dal 43enne belga Nicky Hayen, ha mostrato cinismo, elettricità in campo e capacità di gestione della doppia sfida, nonostante la giovane età della sua rosa.

Parliamo di una squadra, attualmente terza nel girone dei playoff Championship del campionato belga, ma che, solo il 7 aprile, ha battuto per 3-1 la capolista Anderlecht ed ha, tra le tante, anche una lunga esperienza in Champions League. Il Bruges vanta dell’attacco più prolifico del Belgio: 69 gol in 33 partite. Il suo miglior marcatore, il brasiliano Igor Thiago, è solo terzo nella classifica dei bomber con 16 reti; ciò presuppone ad un elaborato e coadiuvato apporto offensivo da parte di tutta la squadra. A Salonicco, la squadra ha dominato in un ambiente tutt'altro che semplice.


Costruisce poco dal basso ed è rapidissima a ripartire sugli esterni. Il gol dell’1-0 nasce dal lancio lungo di Meijer (21 anni) per Skoras; cross perfetto di Sabbe (19 anni) tra il portiere e difesa e tocco facile sotto porta di Jutglà. Simile il raddoppio: recupero del difensore Ordonez (19 anni), lancio di 50 metri per Skoras, taglio verso il centro e conclusione; sulla respinta del portiere, tap-in, da falco d'area, ancora di Jutglà. La Fiorentina è nota per subire molto questo tipo di squadre: abili difensivamente e molto verticali in avanti, con anche spiccato cinismo là davanti.

Eppure, in Grecia mancava gran parte della difesa titolare (fuori Spileer, Mechele e De Cuyper), ma dietro la squadra belga non ha mai sofferto. Dentro Balanta, centrocampista, che, adattato a centrale, ha ben figurato. Altra grande caratteristica: i calci d'angolo, che la Fiorentina soffre particolarmente. Dopo l'arcigna difesa del Viktoria Plzen, la Fiorentina, per andare avanti in Conference League, sembra obbligata ad affrontare un percorso dove, deve inevitabilmente, affrontare quelle che negli ultimi tre anni, sono state le grandi pecche della rosa. Oltre che, ad un semplice torneo internazionale, la Conference si sta rivelando come un vero esame di maturità per la squadra di Italiano. 

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