Facciamo che, almeno qui, consideriamo congelato il dibattito su acquisti e cessioni dopo aver detto una sola cosa: non abbiamo venduto Kayode in estate per molti milioni, forse non è il caso di cederlo a gennaio o in estate per molto meno. A vent’anni ci sta di perdersi un po’, aiutiamolo a ritrovare la strada. Ci servirà.
Meglio pensare al campo. Come tutte le partite che paiono abbordabili, anche quella con il Como suscita timori e paure irrazionali, ricordi di vecchie e brutte partite dopo la pausa Nazionali, tipo rovesci in casa con il Lecce o pareggi con l’ultima in classifica. Che, peraltro, non è lo status del Como. Squadra che subisce tanto ma spesso è stata capace anche di restituirne. Lo si può considerare un esame di maturità vero, perché se la Viola non è sazia delle sei vittorie consecutive, allora significa che davvero questa può essere un’annata speciale.
Quanto speciale non importa, sognare è gratis e di costi, plusvalenze e bilanci parliamo già troppo per metterci a dare un prezzo anche alle speranze.
© RIPRODUZIONE RISERVATA



/www.violanews.com/assets/uploads/202512/7ce122192b65870d81df4e669586e613.jpg)