La Fiorentina si è fermata sul più bello, al momento di raccogliere i frutti. La bella macchina da spettacolo e tanti gol si è ingrippata, il motore gira al minimo e - scrive La Gazzetta dello Sport - i pensieri del pilota sembrano infilati nella nebbia. La squadra è stanca, appannata, sotto ritmo, e anche fragile sotto il profilo psicologico. "Mai stata un mostro nei secondi tempi - si legge - se la partita non la chiudeva prima ha spesso sofferto. Ma ultimamente sparisce proprio dal campo".
La Gazzetta dello Sport
Calo fisico, scelte sbagliate e turnover poco lucido: gli errori di Italiano
La gran parte dei giocatori in rosa non è mai stata abituata a giocare questa quantità di partite, ma il quotidiano fa ricadere le colpe sulla gestione delle energie da parte di Italiano, che ha usato il turnover ma spesso ha sbagliato scelte. L'esempio è Nico Gonzalez, messo in campo con Salernitana e Napoli ma evidentemente in riserva, e surclassato giovedì dall'esuberanza di Ndoye. Anche la gestione dei cambi non è piaciuta. L'uscita di Amrabat (anche lui molto stanco) contro gli svizzeri ha sbilanciato ancora di più la squadra, mentre Brekalo aveva bisogno di minutaggio e invece è entrato pochissimo nel turn over per poi giocare la gara più importante. Ancora nulla è perduto: ma per evitare il fallimento servono due imprese, giovedì e con l'Inter
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