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Bucchioni: “Come perdere tre finali e vivere felici”

Bucchioni
Cosi le parole di Enzo Bucchioni fanno il punto sulla stagione sfortunata della Fiorentina e sul prossimo mercato estivo, complimentandosi inoltre con i ragazzi della primavera
Redazione VN

“Come perdere tre finali e vivere felici”, potrebbe essere un simpatico manualetto da regalare alla Fiorentina in questo momento non semplice. Cosi scrive Enzo Bucchioni suLa Gazzetta dello Sport. Dopo le sconfitte con Inter e West Ham, in Coppa Italia e Conference League, con lo stesso risultato di 2 a 1 e la stessa convinzione di avere perso immeritatamente, la botta è arrivata anche sulla Primavera, battuta dal Lecce nella finale scudetto. Abbiamo visto tanti giocatori in lacrime. Tre finali perse vanno metabolizzate. Come? La Fiorentina deve ancorarsi a quello che ha fatto di buono. Italiano ha portato mentalità e voglia di crescere giocando un calcio coraggioso. Tutti valori utili per consolarsi. E il messaggio più concreto e solido è proprio dell’allenatore: «Riparto più motivato di prima». Le sconfitte non arrivano mai per caso, la Fiorentina ha perso sia con l’Inter che con il West Ham per i troppi errori individuali nella fase difensiva. Ma anche in zona-gol. In Coppa Italia è stato determinante Martinez Quarta che ha faticato a trovare la posizione per tutta la gara, prima ha fallito l’anticipo su Dzeko lasciandogli via libera per il primo gol di Lautaro e poi con un rinvio precario ha ispirato l’assist di Barella per il raddoppio. In Conference il protagonista negativo è stato un altro centrale: Igor. Sbaglia movimento e lascia mezzo campo libero a Bowen. Oltre a questo non ha funzionato neppure il fuorigioco con Biraghi, non in linea con i compagni. La Fiorentina non ha un giocatore capace di guidare la difesa, di dare i tempi, nessuno ha le caratteristiche tecniche giuste, ma neppure il carisma. C’è inoltre il sospetto che questa sia una squadra cresciuta molto attraverso un gioco organizzato, ma paghi la scarsa esperienza e la poca abitudine a vivere certi momenti, tensione compresa. Sono mancati concentrazione e sicurezza. Italiano resta a Firenze e ha voglia di rivincita, ma per crescere ancora ha bisogno di giocatori di qualità e personalità superiori. Gli obiettivi sono quattro: portiere, difensore centrale, centrocampista-play e centroavanti. Il futuro passa anche attraverso le cessioni di Amrabat, Igor, Sottil, Duncan, uno fra Jovic e Cabral. O forse entrambi. Il rinnovamento sarà profondo e mirato. E a proposito di futuro, un pensiero va anche ai giovani, alla Primavera. Alla Fiorentina fa male pure la finale persa dalla squadra di Aquilani. I ragazzi viola hanno fatto una buona stagione, però servono altri passaggi per la loro crescita. È presto per pensare che siano pronti al grande salto. Comunque il valore del settore giovanile non si misura dai trofei vinti, ma dal numero dei giovani portati in prima squadra: questo è un problema per tutti.


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