Non solo l'Europa, Giacomo Bonaventura, nella sua intervista a Repubblica, ha toccato altri temi di casa Fiorentina. Dal rapporto con Italiano, al Viola Park, passando per l'addio di Dusan Vlahovic. Tanti avvenimenti che hanno caratterizzato la stagione viola e quella del centrocampista.
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Bonaventura/2: “Rocco merita un grazie. Italiano? Mister ideale.” E su Dusan…
Italiano, Commisso e l'addio di Vlahovic. Questi i temi toccati da Bonaventura nella sua intervista a Repubblica
"Il presidente è arrivato, ha comprato la società, ha creato una squadra competitiva, ha fatto un centro sportivo fantastico e vorrebbe fare anche lo stadio", ecco perché, secondo l'ex Milan, Commisso meriterebbe soltanto un bel ringraziamento. Il suo impatto sulla Fiorentina è stato importante, con il Viola Park pronto a diventare uno dei centri sportivi migliori d'Europa. Anche il rapporto con Italiano, con cui Bonaventura ha condiviso il campo nel Padova, è sano e genuino. I ruoli sono cambiati, ma la disponibilità dell'ex Spezia è rimasta la stessa, in tutti i casi. L'ex Atalanta, inoltre, non nasconde la sua ammirazione verso il gioco di Gasperini e di Juric, ma con Italiano anche la Fiorentina ha trovato la sua identità dopo anni difficili e complicati, situazione che non ha fatto pentire Bonaventura della scelta di venire a Firenze. Non poteva mancare un commento sull'addio di Vlahovic: "Siamo rimasti un po’ sorpresi dal suo addio ma la Fiorentina ha fatto bene". Il centrocampista sottolinea l'importanza che il serbo aveva per la squadra, ma il suo addio improvviso è stato gestito ottimamente dal club con l'acquisto di Cabral e Piatek, considerati due ottimi attaccanti. Futuro? Per ora c'è solo la Fiorentina, con Ribery e Ibra come esempi da seguire.
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