Grande uomo
—Biraghi in cuor suo spera di riallacciare i fili del rapporto fino all’ultimo: le prossime partite e il tour de force che coinvolgerà la Fiorentina fino alla fine dell’anno garantiranno al terzino nuove occasioni per dimostrare il valore, ed è su queste gare che si giocherà il futuro. Biraghi è legatissimo alla parte più calda del tifo viola, gli ultras della Curva Fiesole, in città ha dimostrato di essere parte del tessuto non solo come giocatore ma anche come cittadino - un anno fa la foto mentre spalava nel fango a Campi Bisenzio durante l’alluvione - e l’addio potrebbe diventare realtà solo se nel prossimo mese la situazione dovesse farsi irrecuperabile e dovesse definitivamente venir meno la fiducia da parte di tutte le componenti, società e tecnico.
Voci di mercato
—Il mercato intorno all’esterno, in Italia e all’estero, non manca e l’agente si sta muovendo per sondare il terreno. Mourinho lo vorrebbe al Fenerbahce, ma attenzione anche alla Serie A. Diverse squadre cercano una casella a sinistra e un giocatore come Biraghi potrebbe essere l’occasione giusta per tanti anche con un esborso contenuto. Il contratto scade nel 2025, la società ha avanzato un’offerta per allungarlo fino al 2027, ma non si registrano passi in avanti in tal senso. Perché, per un calciatore che ha vissuto tre finali con l’obiettivo di diventare il capitano che alza un trofeo a Firenze dopo tanti anni, più che la forma di un contratto servirà la sostanza di un riconoscimento. Quello che adesso sembra esser venuto meno e che Biraghi cercherà nel prossimo mese e mezzo.
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