Non solo questioni di campo e obiettivi per la stagione, nell'intervista a RepubblicaCristiano Biraghi torna anche sul ricordo di Davide Astori. Quest'anno la fascia di capitano è sua ed essendo uno dei pochi rimasti di quella squadra, è importante tramandare il suo ricordo anche a chi quel giorno a Udine non c'era. "Ricordo il mio gol, su suo assist, nell’ultima gara con Davide in campo. È sempre con noi, al campo, negli spogliatoi: è un pensiero fisso. Quando alzo la fascia a fine partita, oltre che un gesto che lega me e noi alla tifoseria, è un modo anche per ricordarlo a i compagni che quel giorno non c’erano e non lo conoscevano di persona. Finché sarò qui, lo onorerò sempre dentro e fuori dal campo. Se sono arrivato a questi livelli, se indosso la fascia con questo carattere, è anche grazie a lui.
Repubblica
Biraghi/2: “Astori pensiero fisso. Giusto onorarlo e ricordarlo ai nuovi compagni”
Il capitano viola: "Quando alzo la fascia a fine partita, oltre che un gesto che lega me e noi alla tifoseria, è un modo anche per ricordarlo"
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Di quella squadra faceva parte anche Federico Chiesa: "No, non l'ho sentito", dice sull'ex compagno il capitano viola, che chiude la chiacchierata parlando dell'invadenza dei procuratori nel calcio di oggi: "Dipende, non sono tutti uguali", sottolineando che il suo rapporto con l'agente Mario Giuffredi è di piena sintonia. "So della battaglia del presidente Commisso sulle super commissioni ma è giusto che se ne occupi il club, chi è competente. Io penso al campo: è il mio mestiere".
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