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Corriere dello Sport

Bene Fiorentina, ma Italiano è stato chiaro: gli esterni possono cambiare

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Italiano in conferenza stampa post Ferencvaros è stato chiaro: adesso un salto oppure servirà intervenire sul mercato
Redazione VN

Non deve passare inosservata l’analisi fatta da Vincenzo Italiano al termine della sfida con il Ferencvaros. A Budapest il tecnico ha voluto lanciare un messaggio preciso ad alcuni giocatori, ma soprattutto alla società. Valuteremo: è il verbo che dà la dimensione di quanto possa alzarsi l’asticella delle aspettative di Italiano. Come scrive il Corriere dello Sport, il cammino della Fiorentina finora è stato più che eccellente. L'obiettivo iniziale è stato raggiunto: testa del girone di Conference League, con passaggio diretto agli ottavi, miglioramento netto in campionato rispetto a un anno fa e pieno titolo ad ambire a un posto in Champions, quarti di finale di Coppa Italia assicurati e poi la Supercoppa da giocare. Insomma, meglio di così cosa si poteva chiedere ai viola e al loro allenatore? Nonostante ciò, alcune lacune continuano a essere evidenti, tanto da far pensare a dei ritocchi della rosa nel mercato di gennaio.

Situazione esterni

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Ciò vale soprattutto se si parla di esterni di attacco, il settore fondamentale del calcio di Italiano. È vero, c’è Nico Gonzalez, a cui non si può dire niente (ma sul quale cominciano a pesare i frequenti stop fisici), mentre tutti gli altri finora non si sono avvicinati praticamente mai al livello dell’argentino. Anche a Budapest, Brekalo non ha inciso e Ikoné ha sbagliato tutto. Sottil, a parte alcuni lampi recenti, ha dimostrato finora molta discontinuità. Kouame è andato meglio, ma pure lui deve compiere il salto di qualità. Quel passo che Italiano chiede anche ad altri, a partire dagli esterni e continuando in mezzo al campo (Maxime Lopez e Barak, per intendersi). Per gli esterni finora si è parlato molto di Laurienté del Sassuolo, obiettivo comunque tutt’altro che semplice.


Capitolo terzino destro

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 C’è poi la questione del terzino destro. Dodo, infortunatosi a settembre, se tutto va bene è atteso in campo a marzo inoltrato. Ci sono ancora tante partite prima di allora e il solo Kayode non basta. Né si può aspettare la crescita fulminea del giovane Pierozzi. Così come non basta che Parisi si adatti in una posizione in cui, quando l’ha ricoperta, ha mostrato alcune difficoltà. Da qui nascono le ipotesi legate a Gajic del Cska Mosca e a Juranovic dell’Union Berlino.

Le due strade

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Quindi, quali sono le strade? La prima è stata tracciata da Italiano, che ha richiamato l'attenzione di quelli “più indietro” ad accelerare il percorso di crescita. Ma di certo c’è una seconda strada di cui ora la Fiorentina deve tenere assolutamente conto: intervenire sul mercato di gennaio per sistemare i difetti e magari aggiungere anche qualcosa in più. Del resto, l’andamento della stagione fino a questo momento lo giustifica: intervenire per sostenere Italiano e per rendere più concrete le ambizioni viola. Magari servirà uno sforzo economico, certo, ma oggi pensarci è doveroso. Cogliere l’occasione forse non è sufficiente: l’occasione probabilmente va creata.

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