Di Chiara: "Premessa: le finali si giocano sempre con tutti e questa contro il West Ham è come minimo equilibrata, anche se forse gli inglesi hanno un pizzico di esperienza in più. Italiano ha lavorato bene sotto il profilo mentale e la squadra ha reagito subito dopo la sconfitta dell’Olimpico con due vittorie contro Roma e Sassuolo che aiutano ad essere ottimisti e, intanto, hanno aperto uno spiraglio al ritorno in Europa via campionato. Due finali rappresentano sempre un risultato gratificante, però è chiaro che poi alla fine il senso alla stagione lo dà la conquista del trofeo: e oggi a Praga la squadra viola la possibilità ce l’ha. Sarebbe una piccola rivincita anche per noi, battuti trentatré anni in un contesto differente e pur facendo un cammino eccellente contro avversari di grande valore. Chi può deciderla? Dire Gonzalez è scontato e inevitabile. E aggiungo Bonaventura: l’organizzazione e il gioco contano, ma in una finale conta di più la qualità individuale".
© RIPRODUZIONE RISERVATA