Dica la verità: un po’ la Serie A le manca…
«Ovviamente. Ho tanta nostalgia. Ogni volta che guardo le partite del campionato italiano mi vengono in mente gli anni passati e le emozioni vissute che vorrei provare ancora. Ma purtroppo certe scelte nel calcio non dipendono solo dal giocatore».
Firenze, però, è un’altra cosa per lei: qual è il gol al quale è più affezionato?
«Domanda facile: stagione 2014/15, Fiorentina-Inter 3-0. Dopo pochi minuti dall’inizio della partita riuscii a sbloccare il risultato con un gol a giro e di potenza realizzato a un signor portiere come Handanovic. Ma un posto di riguardo nel mio cuore ce l’ha anche il gol di tacco realizzato contro l’Udinese due anni dopo».
Dell’esperienza in viola ricorda davvero tutto…
«Seguo sempre la Fiorentina, in ogni partita. La squadra ha un grandissimo potenziale, giocatori molto giovani e forti guidati da un allenatore che giudico tra i migliori in Italia».Allora si sarà accorto che qualche problema i centravanti viola lo stanno avendo…
«Mi piacciono molto le punte della Fiorentina. Nzola sta vivendo un momento delicato, è vero, ma bisogna dargli tempo e fiducia. Ricordiamoci che quando giocava allo Spezia si è caricato la squadra sulle spalle e più volte è riuscito o a farla promuovere o a salvarla. Farà così anche a Firenze. Anche Beltran tecnicamente mi piace un sacco e penso che, per caratteristiche, lui e Nzola possano giocare insieme».
Di reti lei se ne intende: ha un consiglio per i bomber viola?
«Non mollare mai e avere sempre fiducia nelle proprie capacità. Firenze ormai la conosco bene, è come un genitore: se fai bene ti gratifica, se fai male invece ti critica».
Si godrà anche la partita di dopodomani a San Siro contro il Milan?
«La Fiorentina ha tutte le possibilità di vincere: abbiamo - sì, parlo ancora in prima persona - una squadra unita e di qualità e questo tipo di partite le vince chi ha più fame. E la Viola mi pare ne abbia tanta».
Almeno quanto lei, Babacar, ne ha per Firenze: le piacerebbe tornare a indossare la maglia viola?
«È il mio sogno nel cassetto. Fosse dipeso da me, non avrei mai lasciato la Fiorentina e per questo ci tornerei anche domani. Che ne dite, è fattibile?».
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