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Babacar: “Beltran e Nzola ok insieme. Tornerei di corsa a Firenze”

Babacar: “Beltran e Nzola ok insieme. Tornerei di corsa a Firenze” - immagine 1
Le parole dell’ex attaccante della Fiorentina, cresciuto nelle giovanili viola, ora all’Fc Copenaghen, rilasciate al Corriere dello Sport
Redazione VN

Magari nel corso degli ultimi anni avrà un po’ perso il ritmo e soprattutto quel sorriso contagioso che dalle parti del Franchi lo ha reso fin dal suo debutto nel 2010 un’icona, eppure Khouma El Babacar resta ancora oggi uno dei goleador più prolifici della recente storia della Fiorentina. 39 centri in 128 presenze e il titolo di calciatore più giovane della storia del club ad aver segnato tra i professionisti. Basterebbe questo per volere almeno la metà del bene che la punta senegalese, oggi al Copenaghen, prova ancora per Firenze: «La maglia viola per me è una seconda pelle. E ho detto tutto. Porto nel cuore i fiorentini e ogni volta che ho tempo libero dagli impegni calcistici torno in città» racconta al Corriere dello Sport, non appena gli viene chiesto perché da tempo stia postando a nastro sul suo profilo Instagram i gol più belli realizzati con la Fiorentina. 

Eppure, Babacar, non la vediamo esultare da un po’. Che le è successo? 

«Posso solo dire che io mi sento in forma anche se in questo periodo non sto giocando molto. Sono comunque sempre concentrato e a disposizione della squadra».


Dica la verità: un po’ la Serie A le manca…

«Ovviamente. Ho tanta nostalgia. Ogni volta che guardo le partite del campionato italiano mi vengono in mente gli anni passati e le emozioni vissute che vorrei provare ancora. Ma purtroppo certe scelte nel calcio non dipendono solo dal giocatore».

Firenze, però, è un’altra cosa per lei: qual è il gol al quale è più affezionato? 

«Domanda facile: stagione 2014/15, Fiorentina-Inter 3-0. Dopo pochi minuti dall’inizio della partita riuscii a sbloccare il risultato con un gol a giro e di potenza realizzato a un signor portiere come Handanovic. Ma un posto di riguardo nel mio cuore ce l’ha anche il gol di tacco realizzato contro l’Udinese due anni dopo».

Dell’esperienza in viola ricorda davvero tutto… 

«Seguo sempre la Fiorentina, in ogni partita. La squadra ha un grandissimo potenziale, giocatori molto giovani e forti guidati da un allenatore che giudico tra i migliori in Italia».Allora si sarà accorto che qualche problema i centravanti viola lo stanno avendo…

«Mi piacciono molto le punte della Fiorentina. Nzola sta vivendo un momento delicato, è vero, ma bisogna dargli tempo e fiducia. Ricordiamoci che quando giocava allo Spezia si è caricato la squadra sulle spalle e più volte è riuscito o a farla promuovere o a salvarla. Farà così anche a Firenze. Anche Beltran tecnicamente mi piace un sacco e penso che, per caratteristiche, lui e Nzola possano giocare insieme».

Di reti lei se ne intende: ha un consiglio per i bomber viola? 

«Non mollare mai e avere sempre fiducia nelle proprie capacità. Firenze ormai la conosco bene, è come un genitore: se fai bene ti gratifica, se fai male invece ti critica».

Si godrà anche la partita di dopodomani a San Siro contro il Milan?

«La Fiorentina ha tutte le possibilità di vincere: abbiamo - sì, parlo ancora in prima persona - una squadra unita e di qualità e questo tipo di partite le vince chi ha più fame. E la Viola mi pare ne abbia tanta».

Almeno quanto lei, Babacar, ne ha per Firenze: le piacerebbe tornare a indossare la maglia viola? 

«È il mio sogno nel cassetto. Fosse dipeso da me, non avrei mai lasciato la Fiorentina e per questo ci tornerei anche domani. Che ne dite, è fattibile?».

 

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