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TuttoSport
Voci del passato, dal grande fascino. Si racconta che nel 1986 Silvio Berlusconi, neo proprietario del Milan, avrebbe voluto Giancarlo Antognoni in rossonero. Ma il numero 10 viola ha scelto sempre la Fiorentina. E così le voci rossonere sono rimaste tali, così come l’interessamento di altre società che, nel tempo, hanno provato ad avvicinarsi a lui. Qui sotto riportate le sue parole nell'intervista rilasciata a TuttoSport:
È mai stato vicino al Milan di Berlusconi? Semmai da giocatore sono stato più vicino in precedenza a Juventus e Roma, con cui sono stati avviati dei contatti. Con i bianconeri ci parlò l’allora presidente Melloni, con la Roma sono andato io personalmente nel 1980, ma alla fine sono sempre rimasto in viola Nel 2001 però è stato cercato dal Milan di Berlusconi come dirigente? Ero alla Fiorentina e, dopo una discussione con Vittorio Cecchi Gori, mi dimisi insieme a Terim. E proprio lui, che diventò il tecnico rossonero, propose il mio nome alla proprietà. Andai quindi a parlare con il dottor Galliani, ma non abbiamo trovato un accordo, anche perché io alla fine ho deciso di rimanere qua a Firenze, come al solito.Quando ha conosciuto Berlusconi? «A San Siro nel 1996 in occasione della Supercoppa Italiana vinta dalla Fiorentina e lui venne a farci i complimenti nel nostro spogliatoio. Poi l’ho incontrato nuovamente a Montecarlo a una mostra d’arte sotto l’Hotel de Paris. A livello calcistico conosceva tutto. Giocatori ed ex calciatori e mi ha ricordato soprattutto del Mondiale del 1982. Lui era un grande tifoso dell’Italia, un nazionalista. È rimasto colpito dalla sua scomparsa? Si, come tutti. E non soltanto i milanisti e i tifosi del Monza, dove ha fatto cose inaspettate. Una persona che ricorderemo con rimpianto.
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