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La Repubblica
La Serie A è ufficialmente tornata in campo e con essa hanno fatto il loro esordio anche le nuove norme varate dalla legge anti-pirateria che, entrata in vigore l’8 agosto, almeno sulla carta dovevano sancire la "fine di un'era", quella delle ritrasmissioni dei segnali tv e che consentono di vedere illegalmente e in streaming le partite del nostro campionato, sopprimendoli in 30 minuti.
Tutto chiaro, ma all'atto pratico, cosa è stato fatto? Secondo Repubblica la buona notizia è che la struttura creata dalla Lega Serie A e concessa al Garante è riuscita ad individuate oltre 100 siti che ritrasmettevano illegalmente la gara. Tuttavia nessuno di questi è stato chiuso non solo entro 30 minuti, ma durante l'intera gara. Sostanzialmente chi ha iniziato a vedere la partita è riuscito anche a finirla. Nulla è oggi possibile per... questioni burocratiche. Sì perché la legge prevede prima di tutto un tavolo tecnico che non c'è stato con gli operatori del settore per definire quali siano i requisiti per consentire la disabilitazione dei nomi di dominio e degli indirizzi IP illegali. Un tavolo che non ci sarà prima di settembre e che non produrrà effetti concreti prima di ottobre.
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