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Titoli di coda fra la Fiorentina e Amrabat, non è una sorpresa perché si era capito da un pezzo, almeno da gennaio quando uscì sul web anche il sì di Sofyan alla proposta di matrimonio fatta dal Barcellona. Musi lunghi nella Fiorentina, retromarcia di Amrabat, scuse ai compagni e reintegro in rosa in attesa di inevitabili sviluppi a fine stagione. Anche perché il Barca all’epoca si presentò con un’offerta francamente poco ricevibile (prestito con eventuale riscatto) a causa di un fair play finanziario molto meno fantasioso di Messi, formidabile ai suoi tempi prima del trasloco al Psg e poi a Miami. Ma insomma: per Amrabat il Barcellona era sempre il Barcellona e si è capito, lui qui non ci vuole più restare. E veniamo al punto: Sofyan è stato per Italiano un giocatore importante – e in alcune partite determinante – solo nella fase difensiva. Ha dato equilibrio fra le linee rattoppando le sbandate per l’inclinazione ambiziosa della Fiorentina, che spesso è andata in campo auto convincendosi di essere una grande squadra, ma senza le caratteristiche e i mezzi per esserlo. Lo riporta La Nazione.