Yacine Adlisi è presentato ieri come nuovo giocatore della Fiorentina. Un artista errante del centrocampo con una missione, lo definisce il Corriere dello Sport. Fare bene in una terra che è culla di arte e bellezza, ma in cui i connazionali hanno sempre fatto fatica a imporsi. Francia e Firenze non è un binomio che ha funzionato spesso. Dal compagno di squadra Ikonè, passando per le recenti comparsate di Maxime Lopez, Kevin Malcuit, al cameo dal tanto fumo e poco arrosto del campionissimo Ribery. Dei quindici predecessori transalpini di Adli, al di là del buon biennio in viola di Veretout, uno spicca su tutti: Sebastien Frey, uno dei portieri più importanti della quasi centenaria storia del club. Poi qualche mezzo flop, come Thereau, Eysseric, Lafont, De Maio. E altri calciatori marginali come Laurini e Diakite. Fino a risalire al capostipite della colonia francese, quel Matthieu Bochu passato da queste parti quando la Fiorentina si chiamava ancora Florentia Viola. Il compito di Yacine, il calciatore-pittore, è quello di piantare di nuovo la bandiera francese a queste latitudini.
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Corriere dello Sport
Adli, l’artista con una missione: rinsaldare il legame tra Francia e Firenze
Fare bene in una terra che è culla di arte e bellezza, ma in cui i connazionali hanno sempre fatto fatica a imporsi, Frey a parte
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