Dopo aver abbattuto TNS e San Gallo, la Fiorentina approda a Nicosia, dove i tifosi dell'Apoel si fanno sentire eccome, sognando ancora il primo successo stagionale in Conference League. Lo stadio non sarà comunque strapieno e ovviamente non ci saranno i tifosi viola, puniti dalla UEFA per quanto accaduto in Svizzera. Come scrive La Gazzetta dello Sport, la terza vittoria in Coppa darebbe totale serenità alla squadra di Palladino, a caccia dell'ottava vittoria consecutiva, perché poi andrà in discesa, ospitando gli altri ciprioti del Pafos in casa e gli austriaci del Lask Linz, prima di chiudere in Portogallo contro il Vitoria Guimaraes.
La Gazzetta dello Sport
A Nicosia tocca al gigante del centrocampo: è l’ora di Richardson
La serata delle grandi occasioni
—Per la gara di questa sera, Palladino in mezzo ha cinque opzioni totali, di cui una, Cataldi, che quest'oggi come nelle ultime due gare non sarà a disposizione. Detto ciò, il centrocampo dei rivitalizzati sta dando grandi risultati ad una squadra che in campionato sta volando. Dunque, tra acciacchi e stanchezza, uno che nelle ultime settimane sta trovando più spazio e che sicuramente questa sera scenderà in campo è Amir Richardson, centrocampista marocchino, alto 1.97, e figlio d'arte del giocatore di Basket Sugar Ray. Considerata l'altezza, come Socrates, ha un passo particolare. Mancino, dinamico, bravo a sradicare i palloni e spesso alla ricerca della verticalizzazione. Ma deve ancora esplodere. Rocco Commisso ha investito 10 milioni per averlo, prendendolo dal Reims in estate. Palladino lo vede anche più avanzato, come confermato anche in conferenza stampa ieri. Un modo in più per esprimere la sua qualità. Lo scorso anno in Francia ha realizzato tre gol. In viola manca ancora il timbro, chissà che non possa essere l'occasione per sbloccarsi...
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