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A Firenze per una nuova vita: Gosens e il suo spirito di rivincita

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La mentalità di Robin Gosens è vincente: scelta Firenze per vivere una nuova vita e vendicarsi del passato
Redazione VN

La stagione di Robin Gosens è iniziata subito alla grande. Il classe 1994 si è calato nella parte con una naturalezza che appartiene solo ai veri professionisti. Prelevato dalla Fiorentina l'ultimo giorno di trattative, l'ex Atalanta è stato lanciato seduta stante dall'allenatore. Con risultati strabilianti, considerato che proprio lui ha salvato i nuovi compagni da una Caporetto conclamata, aggiustando il punteggio al novantacinquesimo per 2-2. Una gioia immensa, tanto più che gli veniva già dato del giocatore finito. Ma è un falso storico, visto che Gosens, come scrive il Corriere dello Sport, ha collezionato trentasette presenze all'Union Berlino, con tanto di sette reti e quattro assist. Non proprio i numeri di chi farebbe bene ad appendere gli scarpini al chiodo. Ecco perché il suo grande approccio all'avventura in riva all'Arno ha il sapore della rivincita. Un po' come il ritorno in nazionale dopo un anno di assenza: preso atto del suo eccellente stato di forma, il c.t. della Germania Julian Nagelsmann lo ha voluto con sé. Debutto con vittoria ieri l'altro in Bosnia (2-1), meglio di così...

Tutto fuorché sacrificato

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Gosens è un calciatore evidentemente votato allo scatto, motivo per cui preferisce giocare a tutta fascia. Le sue caratteristiche di corridore ne fanno quasi un attaccante aggiunto: di qui la naturale predisposizione a segnare. Non per questo si è tirato indietro quando Palladino lo ha invitato ad arretrare ricoprendo il ruolo originario di terzino sinistro, per quanto lo limiti evidentemente. Ma la squadra viene prima di tutto, e un giocatore della sua serietà non sottovaluta certi aspetti. Quindi si è messo a disposizione del tecnico, canalizzando la foga agonistica e facendone un punto di forza.


Mentalità vincente

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La Fiorentina, quest'anno più che mai, si è affidata a calciatori validi umanamente. Oltre ai gesti di solidarietà extra-campo compiuti da David De Gea e allo spontaneo raziocinio di Edoardo Bove. Gosens si è fatto apprezzare per l'insolita preparazione con cui ha maneggiato tematiche complesse. Partendo dal suo vissuto: «Io stesso ho avuto bisogno di un supporto per affrontare le pressioni, e ora voglio aiutare le persone che soffrono - le sue parole - Ho la sensazione che certe questioni siano viste come una debolezza, quindi le persone stanno in silenzio, invece è la cosa più brutta che puoi fare a te stesso, perché la gente fuori non capisce cosa sta succedendo e giudica».

Il riscatto

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Gosens si è trasferito a Firenze con la formula del prestito oneroso a 500mila euro con riscatto condizionato fissato a 7 milioni e mezzo. Dunque se si verificheranno i presupposti per innescare l'opzione, il difensore rimarrà automaticamente alla Fiorentina. L'auspicio è che i viola possano crescere nell'arco della stagione anche grazie alla continuità del calciatore tedesco, fortemente voluto da Palladino per integrare un settore di campo che negli anni era diventato un tabù. La società toscana versa nelle sue casse due milioni netti l'anno, e spera di poter fare altrettanto la prossima stagione.

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