Preparazione... al caldo
—La Fiorentina ha deciso di svolgere la preparazione al Viola Park e premesso che bisogna essere sul campo per giudicare, non mi pare ci siano stati problemi legati al gran caldo. Anche altre squadre hanno fatto la prima parte “a casa”. Io sono stato nove anni in Qatar e le temperature erano più alte, anche se è vero che la preparazione pre-campionato si faceva in Europa. In Italia solo la prima parte delle tournée viene giocata con temperature più alte. Poi c'è l’aspetto psicologico: c’è chi preferisce vivere il fresco per poi tornare al caldo con il classico ritiro.
Attaccante diesel
—Nzola è un giocatore dalla potenzialità e potenza fisica devastante, non solo per il calcio. Ha però bisogno di giocare per poter esprimere il meglio di sé, credo che nel momento in cui è entrato nella fase di trattative di mercato sia stato allenato in modo diverso e non con la squadra. La prima partita intera è stata col Sestri Levante e poi i 25 minuti con l’OFI Creta. Non è semplice, a Spezia giocava in un altro modo perché era la punta di diamante, cosa che a Firenze non è. Parlando dell’aspetto fisico penso che abbia bisogno di giocare: se Italiano l’ha voluto fortemente sa com’è il giocatore e come gestirlo al meglio. Penso che serva semplicemente tempo, già a partire dall’Atalanta.
Mistero Mina
—Mina mai in campo e poi perfetto in Nazionale? Fa parte dei misteri del calcio, un misto di fisico e mente. Proprio quest’ultimo aspetto è fondamentale sia per l’ambiente che circonda ma non solo. Sono cruciali le motivazioni, a volte basta staccare dall’ambiente per rendere al meglio: è una cosa che ho visto diverse volte.
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