Che il rapporto fra Pioli e la società non fosse più dei migliori era noto a chiunque seguisse le vicende della Fiorentina, ma che si arrivasse a questo epilogo pochi lo avevano previsto. La mancanza di risultati, un gioco che latita da mesi avevano messo un muro fra Pioli, Corvino e il resto della società. Tutti ci meravigliammo per l'esternazione di Pioli in sala stampa dopo la partita contro la Lazio, ma evidentemente già qualche straccio era volato nelle segrete stanze del centro sportivo Davide Astori. Adesso tutto torna, alla perfezione.
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Addio Pioli, un fulmine a ciel…. coperto
La notizia coglie un po' tutti di sorpresa ma il rapporto era ormai logoro
Dopo qualche giorno la replica del Presidente Cognigni non fece altro che acuire il distacco fra il comparto tecnico e la società. Nel mezzo la mancanza di risultati, il malumore della stampa e della maggioranza di tifosi (vedi il nostro sondaggio pubblicato ieri) che non vedevano più di buon occhio il lavoro del tecnico ormai ex viola. Ieri sera il duro comunicato in cui la società ha buttato la croce addosso a tecnico e giocatori colpevoli in prima persona del brutto momento.
Questo mattina la situazione è precipitata e molto probabilmente un altro faccia a faccia non certo sereno fra Corvino e Pioli deve aver portato il tecnico a rassegnare le dimissioni. Gesto nobile che raramente in Italia capita di vedere. Con questo Pioli ribadisce il suo spessore umano che non è mai stato in discussione. Del suo progetto tecnico abbiamo già scritto evidenziando le pecche e le cause anche da ascrivere ad una campagna acquisti non esaltante figlia di un costante ridimensionamento della società voluto dai fratelli Della Valle.
Adesso mi pare giusto rivedere anche la posizione di Corvino e Freitas che non hanno fatto, come Pioli un lavoro sufficiente. Il tecnico ha dato le dimissioni, cosa succederà invece a DG e DS? Probabilmente niente fino a fine stagione quando i Della Valle, se vorranno davvero riaprire un ciclo, dovranno cambiare tutti gli attori sul palcoscenico viola senza limitarsi a dare le colpe all'ennesimo allenatore.
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