Riccardo
—Dispiace molto per l'infortunio, so quanto ci teneva specialmente dopo il gol nella semifinale d'andata. Fa piacere sentire la stima della gente nei suoi confronti e nei confronti della nostra famiglia, per noi Firenze è una sorta di seconda casa. Riccardo si sente un fiorentino acquisito, è lì da quando aveva 16 anni. Sono sicuro che avrebbe sfornato altre prestazioni importanti. Si sta allenando come un pazzo qua in Sicilia, dovrebbe essere più che pronto per l'inizio del ritiro.
Palladino
—E' un ragazzo che è stato promosso dalla Primavera da due grandissimi dirigenti che hanno intravisto in lui qualità umane e tecniche adatte. Come sempre, non hanno sbagliato: il lavoro di Palladino a Monza è stato importante. Le sue idee sono quelle giuste per dare una continuità al lavoro di Italiano. Auguro a lui e alla Fiorentina il meglio. Italiano? Vincenzo lo conosco, abbiamo giocato insieme, ha fatto un gran lavoro in questi tre anni, parlano i fatti.
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