Sandrelli: “Non è mancato l’impegno, ma ora qual è il progetto tecnico?”

Il giornalista Massimo Sandrelli è stato ospite oggi nello studio del "Pentasport" di Radio Bruno:

Il comunicato della Curva? "È uno sfogo prevedibile, anche se non condivido il discorso sull'impegno dei giocatori. Ognuno ha dato quello che era in grado di dare, oltretutto in una finale europea nessuno scende in campo per fare ombra".

Sconfitta di Atene? "La squadra subisce gol con facilità e non riesce a farne, questo è il quadro della Fiorentina degli ultimi due anni. Prendere un gol a tre minuti dalla fine in una finale di Coppa è diverso dal subirlo in un altro momento. Le amnesie, i vuoti d'aria di questi tipo sono ricorrenti, non è un caso perdere un'altra volta così nel finale. La Fiorentina ha avuto tre occasioni da goal, senza riuscire a fare un vero tiro. Spalletti non ha convocato Bonaventura? Non sta in piedi, si dice che è arrivato su quel pallone senza forza appoggiandolo di piatto". Italiano? "L'ho visto troppo spesso seduto in panchina ad Atene, quasi come ci fosse una specie di rassegnazione. Da mesi lascia intendere che se ne va, di conseguenza mi chiedo quali siano gli argomenti e gli obiettivi della società".

E ora? "La società ha subito un grave lutto, la morte di Joe Barone è per forza di cosa incidente. Faceva da condottiero, mancando lui c'è un vuoto che Commisso dovrà essere bravo a riempire. Commisso dovrà porsi il problema di come ripartire, va ristrutturato sistemando dei ruoli e individuando un altro comandante. La parte scouting non è stata buona fino ad ora, basta vedere l'equivoco sul ruolo di Beltran. Bisogna intervenire sulla parte tecnica rifacendo un progetto credibile. La somma dei centravanti tra l'anno scorso e quest'anno è impietosa: manca il centravanti e questo è il problema mai risolto. Sul progetto tecnico c'è molto da ridire, lì la società fa difetto: nel parco giocatori".