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Dodò: “Kayode come un figlio. Ecco cosa mi ha chiesto Palladino”

Redazione VN
L'intervista al terzino della Fiorentina, Domilson Dodò, in vista della prossima stagione e sulle richieste di Palladino

Il terzino della Fiorentina, Domilson Dodò, è stato intervistato da IlPentasport di Radio Bruno. Queste le sue parole:

Ci troviamo bene con l'idea di gioco del nuovo mister e stiamo lavorando bene anche sul campo. Questo è buon non solo per la squadra, ma anche per me, perché mi piace molto attaccare la porta. In una difesa a quattro il terzino deve sempre stare in difesa, con la difesa a tre mi trovo meglio, perché come quinto posso dare anche maggior contributo in fase offensiva. Almeno 8 assist a Kean? Certo che ce la farò, credo che in campo possiamo fare molto bene, stando anche molto più vicini. Cosa mi ha chiesto Palladino? Quando mi chiamò mi disse subito le sue intenzioni, vuole che stia molto alto, sempre pronto ad aiutare in attacco.

Sulle finali perse e la prossima Conference

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Un peccato lasciarsi alle spalle quelle due finali. Quest'anno la Conference sarà più difficile, con squadre molto più forti. Dobbiamo andare lì, alzare il nostro livello e portare un trofeo a Firenze, perché se lo merita.

Su Kayode

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È un figlio per me, anche se ho 25 anni. Mi piace come tipo di persona. È un ragazzo spettacolare, che ti ascolta sempre. Di brasiliani adesso ci sono solo io, mi trovo bene con tutti nella squadra.

Sui giovani

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Io sono andato in prima squadra a 17 anni. I giovani devono stare sereni, crescere e fare il loro calcio, perché hanno qualità. Il loro momento arriverà.


Sulle amichevoli

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Ci stiamo già abituando al gioco del mister, queste nuove amichevoli saranno molto importanti per studiare al meglio ogni tipo di situazione.

Sui compagni di squadra

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Il compagno più simpatico? Kayode, mi diverto tantissimo con lui. Ragazzi seri non ci sono (ride, ndr), prima era Cabral. Quello più particolare? Christensen.

Sulla nuova stagione

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Adesso con il nuovo allenatore si cambia tutto. Tutti vogliono dimostrare il loro valore, quindi l'ambizione di fare meglio è in tutti noi. In discussione anche io? Certo.