Il 28 giugno 1975 la Fiorentina conquistò la Coppa Italia sconfiggendo per 3-2 il Milan nella finalissima disputata a Roma. Stasera si celebrerà questa ricorrenza a Coverciano con i protagonisti.


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50 anni fa la Fiorentina batteva il Milan per 3-2 per la sua quarta Coppa Italia
Alla vigilia della partita, i favori del pronostico erano tutti per la squadra rossonera, che, oltretutto, aveva disputato un discreto Campionato, concluso al quinto posto nella classifica generale, mentre la Viola aveva disputato un Campionato del tutto anonimo, finendo all'ottavo posto, e con il solo "acuto" della vittoria contro la Juventus per 4-1 nella penultima gara del torneo.
L'allenatore della Fiorentina Mario Mazzoni mise in campo la seguente formazione: Superchi, Beatrice, Roggi, Guerini, Pellegrini, Della Martira, Caso, Merlo, Casarsa, Antognoni, Desolati.
La Viola dimostrò subito di essere in buona serata, e passò in vantaggio al quattordicesimo minuto con un rigore di Casarsa (calciato "da fermo", con il suo inconfondibile stile) decretato dall'arbitro Michelotti per un fallo subito da Caso nell'area milanista. Dopo pochi minuti, il Milan pareggiò con Bigon, che sfruttò un'imperdonabile leggerezza della difesa viola. Le squadre andarono al riposo con il risultato di 1-1. Nel secondo tempo la Fiorentina si presentò in campo con Lelj al posto dell'infortunato Beatrice; ma la partita di Lelj durò meno di un minuto, a causa di un infortunio che lo costrinse a lasciare il campo. Fu così che l'allenatore viola Mazzoni inserì il giovane Paolo Rosi, mutando l'assetto tattico della squadra con un paio di mosse coraggiose ed intelligenti, che poi, a conti fatti, si rivelarono decisive. La Viola tornò in vantaggio al nono minuto del secondo tempo grazie ad una punizione dal limite dell'area calciata da Vincenzo Guerini, che trafisse imparabilmente Albertosi. Poi, dopo un palo colpito da Mimmo Caso, il Milan pareggiò al ventesimo minuto con un gol dell'ex Luciano Chiarugi, così impattando nuovamente la gara. Trascorsero appena due minuti e la Fiorentina tornò in vantaggio con uno splendido gol di Paolo Rosi, che si incuneò fra Benetti ed Albertosi per raccogliere il "cross" di Casarsa, e "girò" di testa in rete con un vero e proprio colpo di magia, lasciando esterrefatto l'incolpevole portiere milanista. Da quel momento il risultato non cambiò più, e la Fiorentina, che nel finale sfiorò addirittura il quarto gol con il solito Rosi, vinse la partita, così conquistando la quarta Coppa Italia della sua storia.
Finì in tripudio, con il trofeo consegnato dal Presidente Federale Artemio Franchi nelle mani del capitano viola Claudio Merlo, e con l'allenatore Mario Mazzoni portato in trionfo dai suoi ragazzi; un giusto riconoscimento alla bravura del grande "mister", un uomo per tanti anni al servizio della Viola, sempre volontariamente lontano dai riflettori, e senza dubbio uno dei tecnici più seri, più capaci, e più affezionati alla Fiorentina nel corso della sua storia.
Roberto Romoli
Presidente Associazione Storia Viola
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