Aurelio Virgili, figlio dell'ex centravanti viola Giuseppe e amico di Maurizio Sarri, ha parlato a Lady Radiodopo l'indiscrezione secondo cui c'è stato un incontro tra i vertici viola e il tecnico toscano: "Mi sono immaginato che c'è qualcosa perché stamattina ho ricevuto diverse chiamate. Al di là dell'amicizia che ci lega avrò modo di parlargli, ma non so se si sbilancerà. A parte le smentite, è normale che ci siano queste trattative e da tifoso viola mi sono stancato di vedere da tre anni la squadra in una posizione che non gli compete. Se portassero avanti il discorso con Maurizio, penso che sarebbe una ripartenza alla grande per la nostra squadra. Puntare su un top come Sarri? E' ovvio che la proprietà deve dimostrare qualcosa, il popolo fiorentino è caldo e appassionato, basta pochissimo per dimenticare i momenti negativi. Non puoi partire con un colpo ad effetto per un progetto di rinascita, ma dalle basi: un allenatore e un direttore sportivo, due figure molto legate tra loro. E non è vero che la Fiorentina non venga considerata dai grandi allenatori, sebbene la situazione di Maurizio sia particolare: da un punto di vista anagrafico è arrivato tardi al grande palcoscenico e non ne fa una questione economico ma non vuole scendere dal livello che ha toccato. Anche i suoi più forti detrattori devono ammettere che da quando è andato via da Napoli e Torino le cose non sono andate nello stesso modo. Se venisse a Firenze sarei strafelice perché questo porterebbe un'ondata di entusiasmo incredibile e un cambiamento. L'unica condizione che non accetterebbe è quella di non poter dire la sua nelle scelte, va ascoltato e assecondato. Una strada può esserci, fossi il presidente ti direi che all'80% lo porto a Firenze, sapendo come approcciare questa trattativa".
Viola News
I migliori video scelti dal nostro canale
news viola
Virgili, l’amico di Sarri: “Non ne fa una questione di soldi, ma di progetto. Fossi Commisso…”
Le parole di Aurelio Virgili, figlio del grande "Pecos Bill"
© RIPRODUZIONE RISERVATA