Maria Rita Signorini, vice presidente della sezione toscana di Italia Nostra, ospite del Pentasport su Radio Bruno, ha detto la sua sulla controversia relativa al Viola Park:
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Italia Nostra, Signorini sul Viola Park: “La tifoseria non è la cittadinanza”
Maria Rita Signorini, vicepresidente della sezione toscana di Italia Nostra ha parlato al Pentasport
Difendiamo interessi comuni e non di categoria. Ci appelliamo alla regione Toscana: che non consumi il territorio in maniera irreversibile. Parliamo di 28 ettari di territorio vergine. Esiste una legge che lo vieta. In Italia abbiamo un consumo di suolo incredibile. Ventotto ettari di territorio agricolo sono moltissimi. Si tratta di un'opera irreversibile. La sovrintendenza aveva dato parere negativo inizialmente, poi non si è presentata e alla fine c'è stato un parere parzialmente favorevole. Bisogna capire come mai ha cambiato idea in maniera così poco coerente.
La cittadinanza non va confusa con la tifoseria che non rappresenta tutti i cittadini. Casini dice che è un processo democratico senza precedenti? Ma non è che la tifoseria è identificabile con tutta la città. Il processo di partecipazione democratica è altra cosa, di solito si fa anche con persone che non fanno parte della tifoseria. Noi cerchiamo di rappresentare la comunità, il terreno è abbandonato ma è vergine e viene trasformato irreversibilmente. La nostra proposta? Innanzitutto un terreno agricolo dovrebbe servire questo scopo. Noi non siamo degli economisti, interpretiamo le leggi. Se si fa un piano strutturale che dice che le zone hanno una certa vocazione perché bisogna arrivare alle varianti urbanistiche che rovesciano questi scopi? Siamo coerenti col nostro mandato di ricerca dell'aderenza ai piani strutturali. Forse abbiamo fatto ricorso tardivamente ma è comunque consentito e abbiamo voluto fare appello al Presidente della Repubblica. Aspettiamo che si pronunci il Consiglio di Stato. Io disinformata? La sovrintendenza all'inizio ha dato parere negativo. Ho parlato non dell'assenza della sovrintendenza ma è successo come col ponte di Vallina. La partecipazione democratica è stata purtroppo penalizzata dal Covid (il progetto risale a prima dell'esplosione della pandemia ndr.). I processi di partecipazione democratica sono altra cosa, non ci si può esprimere solo con un Consiglio Comunale.
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