La dinamica ricostruita
—Secondo la testimonianza di un amico di Marco Litti, uno dei giocatori coinvolti:
Zaniolo avrebbe provato a stringere la mano a Mattia Almaviva, ma il giovane giallorosso si sarebbe rifiutato.
Il gesto avrebbe spinto Zaniolo a dargli due "schiaffetti" sul volto, a mo’ di buffetto.
Litti sarebbe allora intervenuto dicendogli: “Hai 30 anni e una figlia, ma non ti vergogni? Qui non sei ben visto.”
La situazione sarebbe degenerata, con Zaniolo che si sarebbe lanciato verso Almaviva, causando un principio di rissa sedata dallo staff della Roma.
Le conseguenze
—L’episodio, non avvenuto in campo e quindi non segnalato dal direttore di gara, è però giunto all’attenzione della Procura Federale, guidata da Giuseppe Chinè, che ha aperto un’indagine e avviato i primi interrogatori per fare luce sull’accaduto.
Sia Roma che Fiorentina hanno diffuso comunicati ufficiali per condannare ogni comportamento violento, auspicando collaborazione e trasparenza.
Le scuse (contestatissime) di Zaniolo
—Zaniolo ha pubblicato un messaggio (LEGGI QUI) di scuse pubbliche, dichiarando di aver reagito in modo sbagliato a una provocazione e di aver perso la calma. Ha voluto però precisare che i fatti sono lontani da quanto ricostruito. Tuttavia, Falsissimo accusa apertamente l’ex Roma di mentire, scrivendo testualmente: "Zaniolo mente."
In attesa delle decisioni
—Ora toccherà alla FIGC stabilire eventuali sanzioni disciplinari. Resta l’imbarazzo per un episodio che macchia una serata che avrebbe dovuto essere esclusivamente di sport e crescita per i giovani talenti del calcio italiano.
© RIPRODUZIONE RISERVATA