Gli altri nomi emersi, come Florenzi, Zaniolo, Perin, McKennie, Paredes, Di María, Bellanova, Ricci e Cancellieri, sarebbero invece indagati solo per l’utilizzo delle piattaforme, senza un coinvolgimento attivo o organizzativo. Per loro, al momento, non si parla di scommesse sul calcio, ma su altri giochi o sport.
È importante distinguere tra giustizia sportiva e giustizia penale. Dal punto di vista sportivo, i calciatori commettono un illecito solo se scommettono su eventi calcistici legati a FIGC, UEFA o FIFA. Scommettere su altri sport o su giochi virtuali non costituisce violazione. Tuttavia, se dovesse emergere che anche questi giocatori hanno puntato sul calcio, la FIGC potrebbe aprire un procedimento disciplinare.
A livello penale, invece, l’elemento centrale è la legalità della piattaforma usata. Se viene accertato che queste erano illegali, allora scatta il rischio di condanna. Per i casi meno gravi, la situazione si può risolvere con una sanzione economica: si parla di un massimo di 500 euro, ridotti a 250 con il pagamento in forma di oblazione. Per Fagioli e Tonali, invece, essendo coinvolti anche con un ruolo attivo, resta in piedi l’ipotesi di arresto fino a tre mesi (anche se molto improbabile) e la stessa sanzione economica.
Nel frattempo, la Procura FIGC ha ricevuto gli atti dalla Procura di Milano, un passaggio di prassi. L’organo sportivo valuterà se esistono elementi sufficienti per avviare nuovi procedimenti. Se non emergeranno prove di scommesse sul calcio, si procederà con l’archiviazione.
Infine, i giocatori coinvolti potrebbero essere convocati per audizioni, al fine di chiarire la propria posizione e fare ulteriore luce sui fatti. Ma al momento, per la maggior parte di loro, la situazione è ancora in fase di accertamento.
© RIPRODUZIONE RISERVATA



/www.violanews.com/assets/uploads/202512/7ce122192b65870d81df4e669586e613.jpg)