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Quando Palladino diceva: “Gudmundsson l’ho sognato la notte, bravi su Pongracic”

Quando Palladino diceva: “Gudmundsson l’ho sognato la notte, bravi su Pongracic” - immagine 1
All'entusiasmo iniziale sta facendo da contraltare una situazione scomoda per due degli acquisti più d'impatto dell'estate
Redazione VN

Della serie: dichiarazioni invecchiate male. Almeno ad oggi, con l'augurio che il 2025 porti riscatto in viola a Marin Pongracic e Albert Gudmundsson. I due, arrivati in estate rispettivamente come il difensore (15 milioni di euro più bonus) e il giocatore in assoluto più costoso, se riscattato, della storia viola (7 milioni per l'onere del prestito, più 18 per l'opzione, più bonus fino a sfiorare i 30), hanno avuto entrambi problemi di natura fisica.

Il croato non è più riuscito a farsi spazio nelle gerarchie di Palladino, mentre l'islandese, che si è visto assolto nella causa privata che lo riguarda in patria ma dovrà rispondere nuovamente a fine stagione per via di un ricorso, ha mostrato degli sprazzi di quanto fatto vedere a Genova, ma dopo l'infortunio non ha mai ripreso il giusto ritmo, fino ad arrivare alla ricaduta che lo ha tenuto fuori quando doveva subentrare nell'ultima gara, col Napoli.


E' davvero un peccato, anche perché Palladino stesso era raggiante al momento del loro arrivo: il 19 luglio, dopo l'amichevole contro la Reggiana, dava così il benvenuto a Pongracic: "E’ un calciatore che abbiamo analizzato e voluto insieme alla società, il club ha fatto un grande investimento. Giocatore forte, l’ho affrontato con il Lecce, mi piaceva moltissimo e la società lo sa. Bravi a prenderlo, c’era tanta concorrenza. Farà un grande campionato, ha grande mentalità e aveva tanta voglia di venire a Firenze".

E poi il 17 agosto, alla vigilia della prima di campionato contro il Parma, su Gudmundsson: "Me lo sono sognato tutte le notti in questo periodo, non vedevo l'ora che arrivasse, l'ho voluto fortemente così come la società e credo sia uno degli attaccanti più forti della Serie A. Ci darà una grande mano, è perfetto per le nostre richieste di calcio, voleva fortemente la Fiorentina e sono sicuro che farà un grande campionato".

Insomma, per loro tutto fuorché il grande campionato di cui era sicuro il mister. C'è tutto un girone per tener fede a queste grandissime aspettative. Marin, Albert, è tempo di cambiare le carte in tavola.

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