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FLORENCE, ITALY - MARCH 04: Stefano Pioli manager of AC Milan looks on during the Serie A match between ACF Fiorentina and AC MIlan at Stadio Artemio Franchi on March 4, 2023 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
La Fiorentina continua a muoversi con determinazione per riportare Stefano Pioli sulla panchina viola. Una trattativa lunga e complessa, resa ancora più intricata dagli sviluppi recenti che hanno coinvolto la Nazionale, con l’uscita di scena di Luciano Spalletti e l’inserimento di Pioli tra i pochissimi nomi in lizza per la guida tecnica dell’Italia.
Pioli, da parte sua, ha confermato la volontà di tornare, ma la situazione presenta ancora diversi ostacoli. Il principale riguarda la risoluzione del contratto con l’Al-Nassr, valido fino al 2027. Il club saudita non sembra disposto a liberarlo facilmente, soprattutto considerando il termine del 2 luglio, data entro cui Pioli dovrebbe svincolarsi per non perdere i benefici fiscali legati al suo attuale ingaggio da 12 milioni di euro.
Oltre a questo nodo contrattuale, resta da definire anche la sistemazione del suo staff tecnico — sei collaboratori che dovranno essere integrati nel Viola Park — e l’intesa economica con la Fiorentina, che avrebbe messo sul piatto un triennale da circa nove milioni complessivi per il tecnico campione d’Italia con il Milan nel 2022.
Nonostante le difficoltà, la società resta convinta di poter chiudere l’accordo con Pioli. Tuttavia, per cautela, continua a tenere vivi i contatti con alternative concrete. La pista più calda porta a Francesco Farioli. L’ex allenatore di Nizza e Ajax, classe 1989, è considerato un profilo di prospettiva, con esperienza internazionale e idee moderne. In più, Farioli vede la Fiorentina come un traguardo importante, non un semplice trampolino, e questo atteggiamento è molto apprezzato all’interno dell’ambiente viola.
Thiago Motta rimane una possibilità, ma appare più defilata. Il tecnico italo-brasiliano, avrebbe rapporti complicati con alcuni giocatori bianconeri (Kean e Fagioli in particolare), fattore che complica il suo inserimento in un nuovo progetto.
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