Ospite questo pomeriggio all’interno di "Artemio", programma in onda sulle frequenze di Radio Toscana, il portiere della Fiorentina Pietro Terracciano ha toccato molti degli argomenti più caldi di casa Fiorentina. Queste le sue parole: "Se ho fatto fallo io infilando un occhio tra le dita di De Ligt? (ride, ndr) Sono anche andato a chiedergli scusa! Battute a parte, mi spiace soprattutto perché non è stato fischiato neppure fallo e perché ho avuto problemi a vedere in modo nitido per il resto della partita. Ma ora sto bene, a parte un po’ di rossore. Riguardo alla gara con la Juventus, più che per l’arbitraggio siamo arrabbiati per aver perso la partita, ci sembrava di poter portare a casa anche qualcosa in più del pareggio, nonostante fossimo in 10. Se ho sbagliato sul gol? Beh, ti dico che ho la maturità giusta per capire se commetto degli errori, purtroppo è stata decisiva la deviazione sul tiro di Cuadrado".
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Terracciano: “Non sono un n°12. Gol Juve? Deviazione decisiva”. Vlahovic e Kokorin…
Il portiere viola: "La sensazione è quella di riuscire a giocarsela con tutti, ci sembra di avere sempre la capacità di tenere in mano le gare"
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Terracciano prosegue: "Siamo all’inizio di un percorso, la sensazione è quella di riuscire a giocarsela con tutti e ci sembra di avere sempre la capacità di tenere in mano le partite. Lo spogliatoio ha uno spirito diverso rispetto agli ultimi anni, c’è un bel clima, si ride ma si sa stare anche seri, per riuscire a prendere il buono anche dalle sconfitte. Io sto particolarmente in contatto con Rosati. Sono contento che in questo momento i tifosi siano contenti di vedermi titolare. E poi a me non piace essere definito un numero 12, io non lavoro per non giocare. Io lavoro per essere pronto. Italiano vuole che giochi molto con i piedi e a me piace perché così son sempre dentro al gioco e partecipo alla manovra. Con il Milan ci proveremo, credo sia arrivata l’ora di battere una grande soprattutto in casa. Vlahovic? Mi sembra tranquillo, si allena serenamente ed è sempre dentro al campo a spingere e a spingere i compagni. Kokorin? E’ un ragazzo tranquillissimo, ha problemi con la lingua e per questo sta un po' sulle sue. Ora ha problemi fisici ed è un peccato perché avremmo bisogno anche di lui".
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