Niente Folorunsho e 4-4-2
—Se viceversa e nel malaugurato caso per Palladino e la Fiorentina, le prove per Folorunsho non dovessero essere positive e l’allenatore campano nemmeno se la sentisse di rischiare Adli per ovvi motivi, allora il quadro generale pre Lecce non si discosterebbe molto da quello pre recupero con i nerazzurri di Simone Inzaghi. Rimarrebbero a disposizione di Palladino soltanto Moreno, Pablo Marí, Cataldi (o Mandragora), Ndour e Caprini, oltre ai portieri Terracciano e Martinelli, in una Fiorentina quasi forzatamente a quel punto destinata al 4-4-2 e così da immaginare: Comuzzo, Pongracic, Ranieri e Parisi a protezione di De Gea; Dodo e Gosens (o Parisi: da capire a chi dei due Palladino affiderebbe la fase offensiva) esterni di centrocampo con due tra Fagioli, Mandragora o Cataldi nel mezzo; poi ovviamente Zaniolo e Beltran là davanti con l’argentino centravanti. Sarebbe una Fiorentina quasi d’emergenza, e non è proprio la partita adatta per esserlo: ma come ha detto Palladino ieri in conferenza stampa, lui e i suoi ce la stanno mettendo tutta per uscire da questa situazione.
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