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BIRMINGHAM, ENGLAND - NOVEMBER 27: Nicolo Fagioli of Juventus during the UEFA Champions League 2024/25 League Phase MD5 match between Aston Villa FC and Juventus at Villa Park on November 27, 2024 in Birmingham, England. (Photo by Daniele Badolato - Juventus FC/Juventus FC via Getty Images)
Al fotofinish doveva essere e al fotofinish è stato: Nicolò Fagioli lascia la Juventus dopo 10 anni vissuti dalle giovanili sino alla prima squadra. Alla fine la Fiorentina ha accettato le condizioni che voleva il club bianconero: ovvero un prestito con obbligo di riscatto per un totale complessivo che arriva a 19 milioni di euro così composti tra prestito oneroso (2,5 milioni), parte fissa (13,5 milioni) e bonus (altri 3 milioni) e una percentuale sulla futura rivendita del centrocampista azzurro (il 10%). Come scrive Tuttosport, l’obbligo di riscatto è legato alla qualificazione in Europa del club viola: la trattativa si è conclusa attorno alle 23, un’ora prima della chiusura definitiva delle trattative.
Fagioli nella Juventus di Thiago Motta non trovava più spazio ma aveva bisogno di nuovi stimoli. Giusto forse cambiare ambiente anche per tagliare quel cordone ombelicale bianconero non più funzionale anche per la sua maturazione personale. Dopo che la Juventus aveva deciso di stare vicino al ragazzo, sospeso sette mesi per via delle scommesse sul calcio anche se non sulla propria squadra, per Nicolò non è stato facile provare a resettare. Nonostante si trovasse ai margini nelle scelte di Thiago Motta nella prima metà della stagione, Fagioli aveva diversi estimatori, non solo Palladino: lo ha cercato fino all’ultimo anche il Marsiglia, che poi sul gong delle trattative ha deciso di virare forte su Bennacer, prelevato dal Milan.
L’ha spuntata la Fiorentina, che si conferma come uno dei club più attivi in questa sessione di mercato: altro affare tra bianconeri e viola dopo l’operazione Kean della scorsa estate. In questo senso è stata fondamentale anche la volontà del ragazzo che ha spinto per trasferirsi a Firenze, una volta compresa la necessità di lasciare Torino.
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