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Corriere dello Sport

“Speriamo che Kean faccia Kean”. Con la Lazio esame importante per molti fattori

Kean
E' vero, non sarà una gara decisiva. Ma Lazio-Fiorentina potrebbe rappresentare un punto di svolta per la squadra di Palladino
Redazione VN

Gira e rigira c’è sempre da sperare e soprattutto contare che Moise Kean faccia Kean. La Fiorentina, Palladino, i tifosi viola ci sperano e ci contano, perché se il centravanti è stato decisivo nel periodo aureo, ancora di più può esserlo per aiutare la squadra ad uscire dalla crisi di rendimento e di risultati in cui si è infilata. Come scrive il Corriere dello Sport, due punti che, guarda un po', portano la firma proprio di Kean, a segno sia nel 2-2 contro la Juventus che nell’1-1 di una settimana fa contro il Torino, cioè in entrambe le occasioni in cui la Fiorentina è riuscita ad evitare la sconfitta in questo periodo nero. E se Kean fa Kean è più probabile che Palladino risolva i problemi in corso.

Garanzia

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Ricordando che un gol l’ha realizzato anche nell’1-2 casalingo con l’Udinese, sempre per rimanere dentro la striscia negativa, il numero 20 ha un motivo in più per aggiungere un’altra perla alla sua già ricca collezione stagionale: i suoi dodici gol finora all’attivo in campionato sono appena uno in meno rispetto al record personale (13), che risale alla Ligue 1 2020-21. E c’è già arrivato praticamente a metà cammino con diciannove presenze.  Non solo: un gol gli manca anche per arrivare a quota 17 in stagione in maglia viola (ai dodici in Serie A vanno aggiunti i tre in Conference League e quello in Coppa Italia nell’unico turno disputato da Ranieri e compagni chiuso con l’eliminazione per mano dell’Empoli) ed eguagliare di nuovo il top nell’intera annata francese. Troppo facile da dire che se ci riuscisse tutto insieme e in una volta stasera contro la Lazio, per la Fiorentina sarebbe un passo forse fondamentale in avanti per uscire imbattuta dall’Olimpico. Di sicuro Kean ci proverà, ci metterà tutto quello che ha, anche se servirà una risposta anche e soprattutto da tutta la squadra.


Esame importante

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Non è la classica partita da ultima spiaggia (non dovrebbe essere sempre in virtù della posizione assunta dal club nei confronti del tecnico), ma con due punti conquistati in sei partite, nella capriola di rendimento dopo le otto vittorie di fila che continua ad essere difficilmente spiegabile, non esiste altra strada che affrontare la prova più dura e cercare di superarla in qualche modo, dando così un calcio alla crisi prima ancora sotto il profilo psicologico che tecnico. È un esame per la difesa, è un esame per i calciatori che si sono un po’ smarriti o che non si sono ancora espressi per quelle che sono le loro qualità riconosciute, e il pensiero va ad Adli e Gudmundsson tanto per dirne due non casuali e non banali. È un esame per Palladino, come ruolo e responsabilità impongono nelle cose che funzionano e, soprattutto, nelle cose che non funzionano, dopo che lo stesso allenatore viola ha ribadito di essere in piena sintonia con il gruppo e di avere fiducia totale nel gruppo: l’esame-Lazio avrà comunque un esito e darà le risposte per disegnare l'immediato futuro.

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