La Fiorentina sapeva sin dall’inizio che per riportare Stefano Pioli a Firenze sarebbe servita pazienza, soprattutto a causa dei vincoli fiscali e contrattuali legati al suo attuale ruolo all’Al-Nassr. Nonostante le difficoltà, i contatti con il tecnico restano continui e la volontà reciproca di ritrovarsi è chiara. In parallelo, la calma resta la parola d’ordine per gestire con intelligenza anche le interferenze esterne, come la crisi della Nazionale e la necessità per la FIGC di trovare un nuovo commissario tecnico dopo l’addio di Spalletti.


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Repubblica: “La Fiorentina lo sa, per Pioli serve pazienza. Tranquillità al VP”
In questo scenario, la scelta di Claudio Ranieri da parte di Gravina come nuovo c.t. rappresenta un sollievo per la Fiorentina. Pioli era infatti l’altro nome preso in considerazione per guidare l’Italia, e un’eventuale chiamata azzurra avrebbe potuto complicare tutto. Ranieri, invece, ha aperto alla possibilità di accettare il ruolo, facilitando così la strada viola verso Pioli. La FIGC, felice della disponibilità dell’ex tecnico, sembra pronta a ufficializzare a breve la sua nomina.
La Fiorentina, però, non può permettersi di restare immobile: pur confidando nella riuscita dell’operazione Pioli, mantiene vive le opzioni alternative già esplorate, come Francesco Farioli e Thiago Motta. Solo quando sarà chiaro il destino della panchina azzurra potrà calare il sipario sul “piano B”, ma intanto i dirigenti continuano a lavorare su più fronti, cercando di farsi trovare pronti per ogni sviluppo. Lo scrive Repubblica Firenze.
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