Una settimana fa sembrava impossibile che Moise Kean potesse essere disponibile contro il Milan, dopo la distorsione alla caviglia subita in Nazionale contro l’Estonia. E invece, giorno dopo giorno, gli esami hanno confermato l’assenza di lesioni gravi e la sua condizione è migliorata rapidamente. Nella rifinitura di sabato, l’attaccante si è allenato regolarmente con il gruppo, guadagnandosi la convocazione e, con ogni probabilità, una maglia da titolare. Una scelta rischiosa ma significativa per Pioli, che continua a considerarlo un punto di riferimento assoluto nella sua Fiorentina. Kean, uno dei giocatori più utilizzati prima della sosta, non ha mai saltato un minuto di campionato e ha lavorato duramente in settimana tra piscina, palestra e campo, fino al pieno recupero.

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Repubblica: “Kean titolare? Un azzardo, ma dimostra la centralità di Moise”
Il ritorno a disposizione del centravanti assume un valore anche simbolico: affronterà infatti il Milan di Allegri, l’allenatore che lo fece debuttare in Serie A da giovanissimo. Nel frattempo, Kean ha mantenuto alta la concentrazione e la fiducia, pubblicando sui social il messaggio “torno presto” e lanciando persino un nuovo singolo musicale. Anche Dodo ha condiviso sui social un ricordo del gol dell’anno scorso a San Siro, un gesto che testimonia l’unità e la voglia di riscatto del gruppo. Contro i rossoneri, Kean guiderà l’attacco, supportato da Fazzini e Gudmundsson, entrambi in buone condizioni fisiche: il primo ha smaltito i fastidi muscolari, mentre l’islandese arriva carico dopo due ottime prestazioni in Nazionale.
A centrocampo Pioli confermerà Dodo e Gosens sugli esterni, con Mandragora e Nicolussi Caviglia in cabina di regia. Panchina per Fagioli, su cui l’allenatore si è espresso con chiarezza, riconoscendo la buona condizione del giocatore ma sottolineando come abbia perso fiducia nel ruolo di regista. In difesa, davanti a De Gea, spazio ancora alla linea titolare con Pongracic, Marì e Ranieri. Il croato, pienamente recuperato dopo un piccolo infortunio, sarà regolarmente al suo posto, preferito a Comuzzo. Pioli ha confermato la fiducia nei suoi uomini chiave, consapevole che la sfida di San Siro rappresenta molto più di una semplice partita: è una prova di carattere per tutta la Fiorentina. Lo scrive Repubblica.
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