L'edizione odierna di Repubblica si concentra sul centrocampo della Fiorentina, spiegando come sia in grado di variare molto a seconda delle circostanze. Palladino ha saputo scovare necessità in ogni zona del campo accanto ai punti fermi: De Gea Dodò, Gosens e Kean sono i pilastri, cui ruotano attorno gli altri. In particolare, il 3-5-2 di qualche settimana fa ha dato nuovo slancio a livello di intensità, ritmo e anche imprevedibilità.


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Qualità ed equilibrio. Il centrocampo viola è lo snodo della stagione
Giusto mix
—In particolare, il tecnico ha saputo amalgamare al meglio le caratteristiche dei suoi calciatori, creando una mediana funzionale al gioco. Cataldi, ambizioso e carico, è tornato al top della condizione ed è l'uomo che dà maggiore apporto nel lavoro di squadra, mentre pure Fagioli sta risalendo e ha trovato gran brillantezza fisica. Due crescite importanti che hanno sopperito agli acciacchi di Folorunsho e Adli, oltre che alle difficoltà di Richardson e all'adattamento di Ndour. E poi Mandragora, che completa una linea che funziona a meraviglia: proprio l'ex Torino ha saputo - da senatore - calarsi al meglio nel momento viola mettendosi in posizione da leader. Insomma, Palladino avrà dalla sua tante possibilità di scelta con di fronte un calendario fitto: alternare gli interpreti consentirà di mantenere l'equilibrio dosando le forze di tutti. Quel famoso bilanciamento tanto ricercato in stagione, che finalmente sembra aver dato i suoi frutti, anche se sarà però sempre la riprova del campo a parlare. Domenica la sfida all'Atalanta sarà di tutto rispetto.
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