La Fiorentina cade anche a San Siro. Una prestazione che conferma l'inizio da incubo degli uomini di Pioli. L'avvio peggiore di sempre per la viola, questo il commento di Alberto Polverosi sul Corriere dello Sport:

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Polverosi: “Si brancola nel buio. La Fiorentina è in balia dei suoi fantasmi”
"Un’ora di De Gea. Mostruoso. Ha retto la Fiorentina da solo, quattro gol tolti a Bastoni, Dimarco, Dumfries e Bisseck. Ma non poteva durare quando l’Inter ha ritrovato il meglio di sé, da quel momento nemmeno quel santo di portiere spagnolo poteva salvare una squadra ormai in balìa dei suoi fantasmi. Peggior inizio della sua storia centenaria, una fragilità incomprensibile, una difficoltà continua a creare gioco, a mostrarsi solida, a trasformarsi in un solo corpo. La Fiorentina sta sprofondando, nove partite, cinque sconfitte (tre di fila in casa), nessuna vittoria, quattro punti in classifica col penultimo posto. Ma quello che sembra più grave, più preoccupante, è la fragilità interiore della squadra unita alla difficoltà dell’allenatore a trovare una soluzione, una via d’uscita. Ieri sera la Fiorentina si è presentata con un nuovo centrocampo, che peraltro non era stato disastroso come quelli precedenti, un centrocampo di muscoli (Sohm, Mandragora e Ndour) ma non scarso nemmeno sul piano tecnico. Sarà un caso, ma lo splendido gol di Calhanoglu è arrivato quando il suo diretto marcatore, Gudmundsson, era stato sostituito con Fazzini, che nell’azione dell’uno a zero si è fatto saltare troppo facilmente dal turco. E non è stato convincente nemmeno la sostituzione di Sohm con Fagioli. La sensazione è quella di brancolare nel buio.
La Fiorentina ha retto per un’ora, Pioli aveva impostato una partita fortemente difensiva, tanto che ha trovato un equilibrio naturale: c’era folla dalle parti di De Gea, ma c’era anche una buona organizzazione. Tutto questo non è bastato quando l’Inter ha alzato il ritmo e aumentato la velocità del giro-palla. Fa spavento quello che sta succedendo alla Fiorentina, che ora ha due partite già decisive, due scontri diretti, domenica col Lecce e poi a Marassi col Genoa. Non può che vincere se non vuole smarrirsi definitivamente e farsi ingoiare dal terrore del baratro. "
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