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Corriere dello Sport

Polverosi racconta: “L’unica volta che Firenze fece soffrire Luciano Spalletti”

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Polverosi su Luciano Spalletti
Redazione VN

Alberto Polverosi si sofferma sul rapporto tra Luciano Spalletti e la Fiorentina. Sulle pagine del Corriere dello Sport ha raccontato la storia dell'allenatore della Juventus:

Certaldo, Castelfiorentino, Campo di Marte, Le Cascine, Empoli, Montespertoli, Montaione, Coverciano. Cos’hanno in comune? Sono quartieri, paesi e città in provincia di Firenze. Ed è qui, fra colline, pianure e campi da calcio, che si è snodata finora la vita e la carriera di Luciano Spalletti, juventino di professione, fiorentino di sangue. La squadra del Certaldo, il paese dove è nato Lucio, fa la Serie D e gioca con la maglia viola, tanto per dare un indizio. La storia di Spalletti comincia nei ragazzi della Fiorentina che si allenano intorno a Campo di Marte, a due passi dallo stadio. È un mediano da combattimento, piede non proprio di zucchero filato, ma tanti muscoli e tanta grinta. Il passaggio successivo della sua non fulminante carriera da giocatore è nel Club Sportivo, antica società di Firenze la cui fusione con la Libertas dette vita 99 anni fa alla Fiorentina. Il campo del Club Sportivo è al Motovelodromo delle Cascine e in quella squadra Spalletti incontra un giocatore molto più dotato di lui, sul piano tecnico. Si chiama Andrea Santoni, fa il terzino e capisce di calcio, come dimostrerà negli anni della sua carriera in questo giornale. Dopo uno sconfinamento in terra pisana, Lucio torna nella sua zona per giocare nei dilettanti del Castelfiorentino. Chiude con gli scarpini a Empoli, dove inizia una carriera di ben altro livello. In panchina porta la squadra in B e poi la salva in A, in una stagione (96-97) con un derby storico, per l’Empoli: 2-1 al Franchi, gol-vittoria al 94' di Martusciello, oggi suo assistente alla Juve. Mentre allena l’Empoli, lavora nei campi della sua colonica a Montespertoli, in collina. Cerca casa nel centro storico di Firenze e ne acquista una in via Maggio, la via degli antiquari. E’ la stessa che voleva comprare Cesare Prandelli, grande amico di Luciano e per questo lo perdona... Sempre in centro, Spalletti apre un ristorante, insieme a Gilardino e Dainelli. Si chiama “Fashion Footballer”, è in Piazza Strozzi. Bistecca e pallone, le pareti sono tappezzate di maglie di giocatori. Sono gli anni in cui acquista una tenuta a Montaione, sempre sulle colline a non molti chilometri da Firenze. Si chiama “La Rimessa”, laghetto, animali, un panorama senza fine. Da lì scende a Coverciano e questa è l’unica volta che Firenze lo fa davvero soffrire. Domani ci torna da allenatore della Juve.