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FLORENCE, ITALY - NOVEMBER 2: Luca Ranieri of ACF Fiorentina shows his dejection during the Serie A match between ACF Fiorentina and US Lecce at Artemio Franchi on November 2, 2025 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
Alberto Polverosi analizza la situazione preoccupante della Fiorentina di Stefano Pioli, con l'imminente separazione dal tecnico viola. Ecco le sue parole:
O hanno giocato contro l’allenatore, oppure tutti noi, a cominciare proprio da Pioli, della Fiorentina non ci abbiamo capito niente. Però, per giocare contro l’allenatore bisogna avere cattiveria, malizia, cinismo e vi pare che questa squadra abbia queste caratteristiche? La Fiorentina è l’esatto contrario. È generosa (con gli avversari), è tenera, è molliccia, è senza spina dorsale, mica è capace di organizzare un ammutinamento. Non è una squadra, è un insieme informe di giocatori che sono la controfigura di ciò che erano. E anche per colpa loro, dei giocatori, oggi la società prenderà la decisione finale con i saluti a Stefano Pioli. In sintesi: una squadra allo sbando, una classifica terrificante, una tifoseria sul piede di guerra, uno stadio con le gru, un allenatore con tutt’e due i piedi fuori dal Viola Park, un altro allenatore in arrivo, un altro diesse accanto, una società con un solo dirigente, un presidente che, per ragioni comprensibili sia chiaro, non può lasciare New York. E questa è la stagione del centenario. Cos’altro può mancare a Firenze? A pensarci bene manca ancora qualcosa: la capacità di tutti a dare una spiegazione a quanto sta capitando alla Fiorentina. Nemmeno questo è mai successo.
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