Alberto Polverosi ha detto la sua sulla questione Dzeko-Pioli. Ecco il suo pensiero sulle pagine del Corriere dello Sport:
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Corriere dello Sport
Polverosi si schiera: “Dzeko, ecco perché Stefano Pioli ha ragione”
"Seguendo il pensiero di Pioli, per un po’ di tempo non vedremo più Kean e Piccoli insieme, non vedremo Gudmundsson alle spalle di Kean e Dzeko o di Dzeko e Piccoli, ma vedremo Kean o Piccoli con Gudmundsson o con Dzeko"
La lunga premessa serve per chiarire bene il “duetto” Pioli-Dzeko. Edin dice che si può giocare anche con due punte, ma probabilmente nemmeno lui intende due centravanti perché egli stesso, nonostante abbia una carriera strapiena di gol, non si può oggi considerare una prima punta. Il bosniaco si stacca dalla linea avanzata, scende a metà campo, si fa dare palla spalle alla porta da Nicolussi-Caviglia o da Fagioli, la smista e riparte. Pioli lo ha voluto a Firenze per questa ragione. Dzeko può giocare sia con Kean che con Piccoli e, modificando il suo lavoro, anche con Gudmundsson. Pioli dice che per ora due punte vere è meglio di no. Ha ragione. Due punte vere, due centravanti veri, sono Kean e Piccoli che come coppia hanno fatto poco, molto poco. Quando l’allenatore li ha schierati insieme non c’è stata intesa. L’equivoco è nato perché Kean, con un centravanti che sa fare anche la seconda punta, ovvero Retegui, ha impressionato in Nazionale. Ma Retegui ha ben altre caratteristiche rispetto a Piccoli, acquistato dalla Fiorentina (a caro prezzo: 27 milioni di euro) come alternativa a Moise perché capace, come l’ex juventino, di attaccare la profondità. Pur immaginando che tenere in panchina un giocatore pagato così tanto non sia una gran cosa per la Fiorentina, siamo rimasti stupiti quando Pioli li ha messi uno accanto all’altro, a Torino, col Como, nel secondo tempo col Napoli e con la Roma. Ecco, con la Roma è arrivata la riprova che i due in coppia stridono: nel primo tempo Kean aveva fatto il diavolo a quattro nonostante l’inesistente contributo di Gudmundsson; nella ripresa, quando è entrato Piccoli, l’ex juventino è scomparso dalla partita. Considerazione finale: seguendo il pensiero di Pioli, per un po’ di tempo non vedremo più Kean e Piccoli insieme, non vedremo Gudmundsson alle spalle di Kean e Dzeko o di Dzeko e Piccoli, ma vedremo Kean o Piccoli con Gudmundsson o con Dzeko. Ora è giusto così.
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