Il ritorno di Pisa-Fiorentina dopo quasi 35 anni rappresenta un vero e proprio evento in Toscana, terra di campanili e rivalità antiche. Nonostante la distanza tra le due città possa far pensare che il vero derby dei viola sia quello con Empoli, la sfida con i pisani ha radici ben più profonde e affonda nella storia, nei contrasti tra Repubblica Marinara e Signoria fiorentina. In Serie A, i viola hanno quasi sempre avuto la meglio, ma la gara odierna alla Cetilar Arena assume un fascino particolare proprio perché riporta alla ribalta un confronto dal passato acceso.

Corriere Fiorentino
Pisa-Fiorentina, bentornato derby: tra sfottò e una rivalità storica
La rivalità è sempre stata accompagnata da sfottò popolari e proverbi che raccontano di un rapporto conflittuale e mai banale. Non sorprende quindi che a Pisa l’attesa per questa partita sia stata vissuta come un conto alla rovescia, data la rarità di confronti a questi livelli, mentre anche a Firenze l’incrocio con i nerazzurri è sempre stato considerato l’unico derby autentico. Nonostante la protesta della tifoseria viola per il caro biglietti, l’attenzione sul fronte dell’ordine pubblico resta alta, segno che la partita va ben oltre i 90 minuti sul campo.
Gli ultimi precedenti raccontano molto della rivalità: dal clamoroso 1-0 del 2002 in Coppa Italia di Serie C, con la Florentia Viola appena nata sconfitta e irrisa dai rivali, al netto 4-0 del 1990 al termine di un decennio di sfide spesso combattute. Proprio quel periodo vide il Pisa di Anconetani riuscire a strappare vittorie memorabili contro i viola, alimentando un sogno che la città della torre pendente coltiva ancora oggi: battere Firenze in un derby che, per storia e passione, resta unico nel panorama toscano. Lo scrive il Corriere Fiorentino.
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