Mancano tre giorni al 3 luglio. Data spartiacque per la Fiorentina: da giovedì prossimo infatti i viola potranno ufficializzare il prossimo allenatore. Stefano Pioli di fatto è già a capo del progetto tecnico gigliato da un paio di settimane: studia il mercato, valuta i giocatori della rosa e si confronta con Pradè e Goretti. Come scrive il Corriere dello Sport, la triade viola potrà ricongiungersi già in questa settimana: dal 3 luglio appunto, giorno in cui scadono i 183 giorni fatidici dell'anno solare 2025, lasso di tempo nel quale l'allenatore emiliano è obbligato a conservare la residenza fiscale in Arabia Saudita.


Corriere dello Sport
Pioli dal 3 luglio: Dodò, Kean e il futuro dei 18 calciatori in bilico
Due compiti principali
—Mentre l'annuncio è atteso per questa settimana, la presentazione potrebbe slittare ulteriormente ed essere più a ridosso del ritiro programmato al Viola Park dal 14 luglio prossimo. I prossimi giorni saranno comunque utili per Pioli per prendere confidenza con la nuova realtà e, soprattutto, per dettare ancor più chiaramente le priorità da sbrogliare. Su tutte i due casi che riguardano due delle stelle a disposizione, Dodo e Moise Kean. Servirà un intervento diretto dello stesso Pioli per cercare di sciogliere i due nodi. Ma l'ex Milan si dovrà concentrare anche sulla valutazione della rosa: tanti i casi da analizzare e le scelte da fare da qui a poco tempo, anche per sfoltire un gruppo che in questo momento è extra-large, con più di 38 calciatori che si presenteranno ai nastri di partenza del ritiro. Tra questi i diciotto rientri dai prestiti, tutti pronti a non disfare neanche la valigia per ripartire. Ma anche su di loro deciderà Pioli. Ci saranno poi da delineare le linee del mercato, che a oggi prevedono la ricerca costante di un primo costruttore di gioco, e i carichi di lavoro del prossimo mese. Tra le sedute al Viola Park e la torunèe in Inghilterra, quattro settimane piene di lavoro, durante le quali tutti saranno sotto osservazione. Pioli nel frattempo si sta godendo gli ultimi giorni di vacanza, in Grecia, col telefono sempre sott'occhio. È pronto, chi lo conosce racconta di un uomo di quasi sessant'anni tornato ragazzino, galvanizzato da questa nuova-vecchia avventura e dal ritorno a casa.
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