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Corriere Fiorentino

Pioli: “C’è un contratto e lo rispetto”, ma Commisso vuole le dimissioni: il motivo

Pioli: “C’è un contratto e lo rispetto”, ma Commisso vuole le dimissioni: il motivo - immagine 1
Pioli non si vuole dimettere
Redazione VN

La Fiorentina si trova nel caos più totale, con la squadra sprofondata in classifica e la città in subbuglio. Dopo l’ennesima sconfitta e un ambiente ormai sull’orlo della crisi, società, allenatore e dirigenti si sono rifugiati al Viola Park per un ritiro punitivo e di riflessione almeno fino a mercoledì. Lì, in un clima di silenzio stampa, la proprietà dovrà decidere il futuro di Stefano Pioli, che non ha intenzione di dimettersi, lasciando così la palla alla società. A complicare la situazione c’è il suo oneroso contratto triennale da 3 milioni netti a stagione, che rende economicamente difficile un eventuale esonero senza violare i parametri UEFA.

Le dimissioni del direttore sportivo Pradè hanno ulteriormente aggravato la crisi, lasciando vacante una figura chiave per la ricostruzione tecnica del club. Senza un nuovo d.s., la Fiorentina non può pianificare il futuro, né scegliere con chiarezza il prossimo allenatore. Sul tavolo restano molte ipotesi: Vanoli era il profilo più considerato, ma la concorrenza del Genoa complica tutto; Thiago Motta è fuori portata per costi; restano valide le piste De Rossi e Palladino, mentre prendono quota anche nomi di tecnici più esperti nella lotta salvezza come Pecchia, D’Aversa o Ballardini.

Nell’attesa che Rocco Commisso, da New York, prenda una decisione definitiva, la società valuta anche una soluzione provvisoria con Daniele Galloppa, allenatore della Primavera, che potrebbe guidare la squadra in Conference League e contro il Genoa prima della sosta. Sarebbe un interregno utile per guadagnare tempo e scegliere con calma sia il nuovo tecnico sia il futuro direttore sportivo, tra candidati come Giuntoli, Maldini, Petrachi e Sabatini. La “patata bollente” resta comunque nelle mani di Commisso: se Pioli continuerà a rifiutare le dimissioni, "c'è un contratto e lo rispetto", l’esonero diventerà inevitabile, aprendo ufficialmente la fase più delicata dell’era Commisso. Lo scrive il Corriere Fiorentino.