Paolo Vanoli chiede alla squadra impegno e ferocia, consapevole che contro la Juventus non basterà evitare gli errori, ma servirà soprattutto restare uniti nei momenti difficili. Il tecnico ha insistito sull’importanza di non abbattersi e di affrontare ogni difficoltà “di squadra”, contando anche sulla spinta del Franchi, che potrà trascinare i giocatori oltre il peso dell’ultimo posto in classifica. Niente calcoli né distrazioni: per Vanoli esistono solo i prossimi novanta minuti, fondamentali per ridare un senso alla stagione.

La Nazione
Nazione: “Ranieri non sicuro del posto da titolare. Rischia anche Fortini?”
Sul piano tattico non sono previsti stravolgimenti: il 3-5-2 resta la base, anche se con un’interpretazione leggermente diversa. Il poco tempo a disposizione ha impedito modifiche più profonde, e così la vigilia è animata da tre ballottaggi. Il primo riguarda la difesa, con Viti che insidia Ranieri, diventato papà per la seconda volta ma non certo del posto da titolare. A centrocampo i dubbi coinvolgono Ndour e Sohm: il primo è rimasto al Viola Park, mentre il secondo è stato impegnato con la propria nazionale durante la sosta. A sinistra, invece, la scelta dipenderà dal recupero di Fortini: se non sarà al top, toccherà a Parisi.
In attacco, invece, non ci sono incertezze: Kean e Gudmundsson formeranno il tandem titolare, con Piccoli pronto a subentrare nella ripresa. Certo invece il forfait di Gosens, comunque vicino al rientro. La Fiorentina arriva così al match con idee chiare, una mentalità che Vanoli vuole sempre più collettiva e la necessità di trasformare atteggiamento e intensità nei primi segnali concreti di riscossa. Lo scrive la Naizone.
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